Le dichiarazioni di Accorinti suscitano sconcerto, mentre interviene il V Quartiere

“Se l’amministrazione ha l’intenzione di fare di questo stabile un ricovero per senzatetto, l’intenzione è nobile e va sostenuta, ma noi non siamo stati informati. Sinceramente, prendere una scuola per trasformarla in alloggi non pensiamo sia una soluzione ottimale”.Parola del presidente del V quartiere, Santino Morabito, in visita all’ex Scuola Pietro Donato di Paradiso, il plesso occupato dal 22 dicembre da parte di tre famiglie e del Movimento per il diritto alla casa. “L’amministrazione comunale ha difficoltà a gestire oltre 1500 alloggi comunali . In tutti questi anni abbiamo attribuito la cattiva gestione del patrimonio comunale alla malapolitica e alla clientela, da giugno a cosa l’attribuiamo? Bisogna tirare fuori i progetti e discuterne assieme senza alimentare false speranze. Ci duole, tra l’altro, scoprire che in questo plesso è stata effettuata una scerbatura, quando il consiglio di questo quartiere ha stilato un crono programma degli interventi più urgenti da effettuare nel territorio, già il luglio scorso”.

Dichiarazioni, quelle del Presidente, in linea con il documento prodotto nel corso di una riunione straordinaria del consiglio di quartiere, indetta appositamente per discutere la situazione della scuola occupata. “Naturalmente, alle tre famiglie che da giorni alloggiano in un plesso scolastico abbandonato perché non hanno altra dimora dignitosa dove stare, come pure a tutte le famiglie messinesi che vivono drammaticamente la crisi abitativa, va tutta la nostra solidarietà – scrive la V circoscrizione – Ma la solidarietà non può bastare. Avremmo gradito un confronto con l'Amministrazione Comunale, discutere il progetto, conoscere le fonti di finanziamento. Messina è l'unica città capoluogo a non aver informatizzato il proprio patrimonio. Il Comune gestisce oltre 1500 alloggi, parte di questi sono inagibili perché necessitano di interventi di manutenzione, spesso di piccola entità, ma il Comune dichiara di non avere le risorse per eseguire i lavori necessari. Perché l'Amministrazione non dispone uno screening tra le famiglie sottoposte a sfratto o sgombero per raccogliere le disponibilità di quanti potrebbero farsi carico di questi lavori per poi scomputarli sul canone di locazione?Attendiamo di conoscere a quale dirigente, il Sindaco e il Direttore Generale affideranno le sorti di questo delicato comparto della macchina amministrativa”.

Sconcertati per i toni delle dichiarazioni del Sindaco Accorinti – che ha invitato a desistere nell’occupazione e a cessare con simili “atti di forza” nel rispetto delle graduatorie – si definiscono i membri dell’Unione Inquilini che ricordano, inoltre, il decreto Imu, ultimamente varato con l’ultima finanziaria del Governo Letta, nel comma 5 dell’art.6 si prevede oltre alla graduazione dell’utilizzo della forza pubblica da parte del Prefetto anche l'accompagnamento sociale da parte del Comune che dovrà garantire un alloggio alternativo. “Quindi l’Amministrazione Comunale è chiamata alla gestione dell’emergenza sfratti, fin qui fattivamente snobbata e gestita come un mero problema contabile- dichiara l’Unione Inquilini -Ci si attivi subito per la creazione della commissione graduazione sfratti. Una soluzione per l’emergenza poteva essere l’assegnazione temporanea di edifici pubblici abbandonati, come la scuola di Paradiso per la quale c’era un impegno specifico del Comune che aveva assicurato alle famiglie l’assegnazione della scuola prima del periodo natalizio. Impegno palesemente disatteso”. Interviene anche il partito comunista dei lavoratori, ricordando le promesse non mantenute della Giunta: “Di requisizione di alloggi sfitti temporanei o non, la giunta De Cola- Accorinti non ne accenna minimamente, anzi… sembrerebbe che la linea adottata sulla politica della casa è lasciar fare al mercato…, ma di questo chiediamo smentita alla giunta “rivoluzionaria”.

Commenta le dichiarazioni del Sindaco, anche il Consigliere di Cambiamo Messina dal Basso, Luigi Sturniolo: “Non nego di essermi sentito offeso dalle parole del documento laddove quelli come me, che hanno solidarizzato con gli occupanti, vengono accusati di attivare meccanismi clientelari, ma mi importa di più di cosa ne sarà, adesso, di quella occupazione e di quelle famiglie”. Sturniolo, comunque, individua una via d’uscita allo scontro che sembra essersi creato tra la Giunta comunale e un movimento che in larga parte ha sostenuto e votato quella stessa giunta: “La possibilità che resta è che da questa piccola occupazione abbia inizio un grande movimento per la casa e che questo riesca a convincere Renato e la sua Giunta che, non contro ma insieme, sia possibile rimettere in disponibilità le tante case sfitte (pubbliche e private) e che questo possa soddisfare un diritto primario come quello all’abitare. Difficile, ma possibile”.

La resa dei conti tra famiglie, Giunta e Moviemento è rinviata all’assemblea cittadina indetta il 28 Dicembre a Palazzo Zanca, ore 16 (Eleonora Corace)