Furci. A lezione di volontariato, prevenzione e ricerca: ecco perché è preferibile dare piuttosto che ricevere

A scuola di volontariato, prevenzione e ricerca. Sono questi i filoni fondamentali che danno l’input al genere umano in uno Stato socialmente equilibrato. Esordisce così Enzo Saccà, medico chirurgo urologo, referente Avis della sezione di Alì Terme, nel suo intervento presso la scuola di Furci Siculo sezione associata dell’ Istituto superiore “Pugliatti” di Taormina, in occasione della giornata della donazione e del volontariato.

Una mattinata intensa con interventi mirati introdotti dalla professoressa Graziella Cacciola che, dopo i saluti iniziali a nome del dirigente scolastico, Luigi Napoli, ha ribadito ancora una volta l’impegno della a identificarsi e confrontarsi con percorsi di vita che arricchiscono la coscienza perché hanno un obiettivo univoco: il riconoscimento e il rispetto del prossimo. Sulla stessa linea don Santino Caminiti che ha esposto queste tematiche non solo dal punto di vista etico, ma anche spirituale e la professoressa Norella Spadaro, referente, in questa occasione, per la Croce rossa italiana, comitato di Roccalumera. Il discorso ha catturato subito l’attenzione degli alunni delle quinte classi, alcuni dei quali hanno già intrapreso questo percorso in quanto maggiorenni.

Il dibattito è stato animato altresì, dalla presenza del dott. Salvatore Parrino e della dottoressa Giovanna Cuzzocrea, referenti provinciali dell’Associazione donatori di midollo osseo. Hanno spiegato, con dovizia di particolari, oltre gli aspetti medico-scientifici, l’importanza di trovare la compatibilità tra donatore e ricevente, situazione molto difficile nelle statistiche nazionali e non solo. Ancora oggi le probabilità sono molto scarse e il fabbisogno nazionale è superiore alla disponibilità dei donatori. Il dott. Parrino si è soffermato molto sulla cultura della donazione e del volontariato quale dono di sé. Il superamento di certi pregiudizi, diventati ormai luogo comune, sarà possibile quando ognuno avrà la coscienza di pensare che è preferibile “dare piuttosto che ricevere” come dice Papa Francesco.