Scuola

Scuole, a Messina 4 classi in Dad e assembramenti agli ingressi

MESSINA – Settembre non è ancora finito, l’anno scolastico si è aperto da meno di un mese ma le criticità sono già tante, forse troppe. Le scuole di Messina non vivono un momento semplice e la riapertura in presenza ha generato problemi di ogni tipo, dovuti soprattutto ai pochi spazi esterni e interni dei plessi, con tanti studenti da gestire in poche aule. Le difficoltà riscontrate sono di due tipo: da una parte le classi già in Dad, causa Covid e contagi, e dall’altra il rischio assembramenti quotidiano dovuto al caos agli ingressi degli istituti, negli orari pre e post campanella.

Un esempio di quest’ultimo problema è stato denunciato dal consigliere Franco Laimo della V Circoscrizione, facendo riferimento all’Istituto comprensivo San Francesco Di Paola. Laimo scrive che “nonostante gli sforzi della dirigenza scolastica e del relativo personale interno, al momento la strada intrapresa non risulta essere quella più adeguata, visto il crearsi di un vero e proprio ‘tappo’ di persone a ridosso del cancello”. Il consigliere si riferisce soprattutto a mamme, papà, nonni, zii dei bambini delle classi primarie, che ovviamente non possono essere lasciati da soli a metri e metri di distanza dall’ingresso. “Il rischio è elevato”, sottolinea però Laimo, che si fa portavoce di tante famiglie, preoccupate per un eventuale contagio.

4 classi in Dad tra le superiori

Un contagio che, purtroppo, si registra in alcuni istituti superiori, con alcune classi a passare già in modalità “remoto”. Il fantasma della didattica a distanza, quindi, è già tornato realtà al Seguenza, al Nautico e al Minutoli: 4 le classi complessivamente coinvolte, oltre a una quindicina di docenti in quarantena. Un problema di difficile risoluzione, questo, per i dirigenti scolastici perché gli insegnanti non potranno svolgere il proprio lavoro all’interno dei plessi e svolgere le lezioni in presenza in quelle sezioni non ancora toccate, per fortuna, dai contagi. Intanto, però, è partito anche lo screening delle “scuole sentinella”, istituti selezionati a campione e in cui, ogni due settimane, vengono effettuati tamponi salivari. Il Verona Trento, a Santa Margherita e a Torrenova le scuole selezionate. Curioso, però, il metodo scelto: tramite un chewing gum.