Chiudono 4 uffici postali nelle frazioni di Messina e 9 in provincia. Altri 6 a mezzo servizio

Meno 25 uffici postali in Sicilia, ben 13 dei quali in provincia di Messina. Poste Italiane taglia gli uffici periferici e ad andarne di mezzo saranno i pochi abitanti delle piccole frazioni, che resteranno ancora più isolati.

Nel resto della Sicilia, saranno chiusi quattro uffici in provincia di Catania, quattro in provincia di Trapani, due in provincia di Palermo, due in provincia di Ragusa e uno in provincia di Enna.

Nella nostra provincia tagli per quattro uffici periferici della città: San Saba, Cumia, Pezzolo e Altolia. Altri nove in provincia: Valdina, Pellegrino (Monforte), Serro (Villafranca), Scala (Torregrotta), Protonotaro (Castroreale), Soccorso (Gualtieri), Campogrande (Tripi), Cattafi (San Filippo del Mela), Fiumara (Piraino).

Come se non bastasse, altri sei uffici postali, uno a Messina (San Filippo Superiore) e cinque in provincia (Roccafiorita, Saponara, Alicudi, Condrò e Bafia di Castroreale), ridurranno l’apertura a soli tre giorni alla settimana. Ed anche in questo caso la provincia di Messina è la più colpita, visto che nel resto della Sicilia, il “dimezzamento” riguarderà solo gli uffici di Giardina Gallotti (Agrigento), Giumarra (Castel di Iudica), Sant’Elia (Santa Flavia), Marzamemi (Pachino) e l’isola di Levanzo.

“Chi non vive la realtà di questi villaggi – afferma il presidente della I circoscrizione, Vincenzo Messina – non potrà mai comprendere a quale disagi andranno incontro i cittadini, in particolare gli anziani che nei borghi collinari sono in maggioranza. Si penalizzano le aree in cui vivere è già una scommessa per la totale mancanza di servizi, ma a chi usufruisce di lauti stipendi poco importa. I cittadini delle periferie si sono quasi abituati alla assenza della figura del postino, in quanto il recapito ormai avviene raramente e solo dopo vari solleciti. Chiediamo al responsabile della Filiale Messina 2 di attenzionare ai propri vertici aziendali la realtà locale e rivedere la posizione presa o, in alternativa, la possibilità di attuare uno sportello mobile settimanale al fine di ridurre i disagi delle fasce più deboli”.

Il piano potrebbe partire dal prossimo 13 aprile. Non si è fatta attendere la reazione dei sindacati. Nel video, l’intervista a Gisella Schillaci, segretaria generale della Slp Cisl di Messina.