Operazione Rinascita, confermate in Appello le condanne

Nessuno sconto di pena nel processo d’Appello scaturito dall’operazione “Rinascita” , l’inchiesta della Squadra Mobile di Messina che nel giugno del 2008 smantellò il clan dei fratelli Bontempo Scavo, riorganizzatosi dopo essere stato messo in ginocchio dalle operazioni antimafia delle forze dell’ordine. I giudici della Corte d’Appello, presieduta dal giudice Gianclaudio Mango, hanno di fatto confermato la sentenza emessa a metà luglio 2010 dal Tribunale di Patti, condannando anche al pagamento delle spese a favore delle parti civili, Fai, Acib, ed Acio ed anche di un’altra parte civile. La richiesta di Appello era stata presentata da Rosario Bellitto Grillo, Carmelo Bontempo Scavo, Rosario Bontempo Scavo, Sebastiano Bontempo Scavo, Signorino Conti Taguali, Rina Costanzo Calogera, Antonio Foraci, Salvatore Giglia, Roberto Marino Gambazza, Emanuele Merenda, Ernesto Pindo,Massimo Rocchetta, Giuseppe Sinagra, Michele Siragusano, Tindaro Siragusano e Roberto Mazzara.
Il Tribunale di Patti il 15 luglio 2010 condannò a 17 anni ed 8 mesi per Sebastiano Bontempo Scavo, 15 anni e 6 mesi a Roberto Marino Gambazza, 9 anni ad Antonio Foraci, 8 anni e 10 mesi a Massimo Rocchetta, 7 anni a Tindaro Siragusano, 5 anni e 6 mesi a Rosario Bontempo Scavo, 5 anni e 2 mesi a Salvatore Giglia, 5 anni ed 1 mese a Michele Siragusano, 5 anni ad Emanuele Merenda, 4 anni e 6 mesi a Rita Costanzo Calogera, 4 anni a Signorino Conti Taguali e Giuseppe Sinagra, 3 anni ed 8 mesi a Roberto Mazzara e 2 anni a Rosario Belletto Grillo ed Ernesto Pindo.Assolti con formula piena, i fratelli Cesare e Vincenzo Bontempo Scavo, Alfio Cammareri, Vincenzo Salpietro, Calogero Rocchetta, Calogero Marino Granfazza e Francesco Aliano.