Questione migranti e “caso Marano” in commissione, contestata l’amministrazione

Quando i presidenti della VI e VIII commissione consiliare avevano deciso di convocare una seduta congiunta per unire i temi dell’integrazione culturale e dell’assistenza sociale a Palazzo Zanca non era ancora esploso il caso sui minori al Pala Nebiolo. I consiglieri Donatella Sindoni e Piero Adamo avevano fissato questa seduta per discutere con l’amministrazione e capire l’orientamento sulla questione migranti alla luce dell’ormai massiccia presenza di uomini, donne e bambini che fuggono dalle guerre e dalla povertà e che a Messina trovano una tendopoli o poco più. Avevano dunque invitato Sindaco, assessori e l’esperta Clelia Marano, nel frattempo però proprio tra la Marano e l’amministrazione è arrivata la rottura ed è stato inevitabile che buona parte del dibattito si concentrasse su questo argomento.

La presidente della Commissione Servizi Sociali Donatella Sindoni ha fatto rilevare che evidentemente la politica dell’amministrazione sul fronte migranti non ha funzionato se un’esperta valida come Clelia Marano è giunta al punto di rinunciare al suo incarico a titolo gratuito. Duri affondi anche dagli ex accorintiani Gino Sturniolo e Nina Lo Presti che hanno sottolineato come proprio da un Sindaco come Accorinti sul tema dei minori ci si sarebbe aspettato un altro comportamento. Critici anche sull’atteggiamento adottato durante lo scontro con la Marano, convinti del fatto che l’amministrazione avrebbe dovuto fare un passo indietro.

Osservazioni poco gradite dall’assessore Nino Mantineo che ha tentato di spiegare le ragioni dell’amministrazione e di ribadire la bontà del lavoro svolto sino ad oggi sulla questione. Ma durante la discussione sono emerse ancora una volta alcune falle del dipartimento servizi sociali soprattutto nelle fasi clou degli sbarchi, quando al molo non si vedeva l’ombra di un assistente sociale del Comune. Sull’argomento Donatella Sindoni promette di volerci vedere chiaro perché per la presidente bisogna capire in che modo ha operato in queste fasi il dipartimento e se il Dirigente Giovanni Bruno ha emesso precisi ordini di servizio per coordinare il lavoro degli assistenti.

Alla fine tutti i consiglieri hanno riconosciuto il lavoro svolto sempre in prima linea da Clelia Marano e hanno chiesto all’assessore di respingere le dimissione di una professionalità così valida e che sicuramente ha rappresentato un valore aggiunto. Ipotizzata anche la possibilità che potrebbe essere la Commissione servizi sociali a chiedere la sua consulenza e il suo supporto. Ma ad una precisa affermazione della presidente Sindoni che si è dichiarata onorata di questa possibilità “perché io non detengo il “verbo” come invece ritiene qualcuno dell’amministrazione” l’assessore Mantineo ha sbottato e ha abbandonato l’aula, dopo una seduta che è stata per tutto il tempo molto animata e infuocata nei toni.