Il Consiglio comunale è pronto a virare sulla Tasi per salvare i servizi sociali. Quanti ripensamenti…

Il Consiglio comunale è pronto a fare marcia indietro sulla Tasi, destinando ai servizi sociali una parte di quelle risorse che aveva negato solo due mesi fa.

Nella seduta straordinaria ed urgente convocata dalla presidente Emilia Barrile per oggi alle 12 si discuterà ,infatti , l’ordine del giorno proposto dal consigliere dell’Udc Franco Mondello, con cui il Consiglio Comunale acconsente alla modifica della delibera 27/c dell’8 settembre e dà mandato all’Amministrazione Comunale «di prelevare dal gettito del tributo Tasi ladi 1,4 milioni di euro da destinare al settore dei servizi sociali quali servizi indivisibili».

La proposta di Mondello dovrebbe passare senza colpo ferire, visto che è già stata sottoscritta da ben 20 consiglieri, in pratica mezzo Consiglio Comunale: oltre alla firma del proponente figurano anche quelle di Lo Presti, Sturniolo, De Leo, Crifò, Trischitta, Cardile, Vaccarino, Scuderi, Amata, Sindoni Consolo, Abbate, Parisi, Cantali, Adamo, La Paglia, Burrascano, Interdonato, Sorrenti.

Tra questi venti consiglieri ci sono anche i nomi di alcuni di quei 14 consiglieri che lo scorso 8 settembre avevano dirottato al settore manutenzione strade i due milioni della Tasi che la giunta aveva impegnato per i servizi sociali, ritenendo che questi ultimi non potessero essere considerati servizi indivisibili, a cui per legge devono andare gli introiti del tributo locale.

Tornano, quindi, decisamente sui loro passi Abbate, Adamo, Amata, Cardile, Parisi, La Paglia, Mondello, Rizzo e Trischitta, che avevano persino tappezzato la città con un manifesto in cui spiegavano dove sarebbero andati a finire i due milioni di euro eliminati dai servizi sociali. Non hanno firmato l’ordine del giorno di Mondello ma avevano già annunciato la retromarcia rispetto alla scelta adottata in Aula l’ 8 settembre anche il capogruppo del Pd David e quello del Gruppo consiliare “ Felice per Messina” Santalco. C’erano pure loro, infatti, quel pomeriggio nel Salone delle Bandiere dinanzi ai lavoratori delle cooperative per dire che il Consiglio Comunale era disposto a modificare la delibera approvata a settembre , in modo da garantire la continuità dei servizi sociali sino al 31 dicembre (vedi correlato) .

Del tutto singolare appare, invece , la posizione del giovane Adamo, che di ripensamenti ne ha avuti addirittura due . Dopo le dichiarazioni dei colleghi nel Salone delle Bandiere, Adamo si era affrettato a dire pubblicamente che lui restava convinto che i fondi Tasi non potessero utilizzati per coprire i costi dei servizi sociali, in quanto non indivisibili, e che quindi non era disposto a modificare la delibera approvata a settembre (vedi correlato). Anche lui però è tra i firmatari dell’ordine del giorno di Mondello…

Chissà se resteranno coerenti almeno le consigliere Faranda e Perrone, anche loro in disaccordo con la rimodulazione della Tasi. La loro firma non appare nell’Odg preparato da Mondello, ma bisognerà vedere cosa succederà in Aula. La posizione più “scomoda” è certamente quella dell’ex assessore provinciale, compagna di partito di Mondello e cognata del capogruppo Udc Rizzo, entrambi prontissimi a virare sulla Tasi.

Il ripensamento del Consiglio Comunale, formalizzato con l’ordine del giorno di Mondello, prevede comunque una “contropartita” per l’amministrazione comunale, che dovrà prelevare dai fondi ecopass quell’1,4 milioni di euro sottratti dai fondi tasi e dirottarli sulla manutenzione strade, rispettando quel programma di interventi che i 14 consiglieri comunali promotori dell’iniziativa avevano pubblicizzato attraverso quel poco “fortunato” manifesto.

Ricordiamo che l’ordine del giorno di Mondello aveva già fatto capolino in Aula venerdì scorso ma non si era potuto approvare perché il Civico consesso si era riunito, in via straordinaria ed urgente, per discutere e votare la delibera sulla rimodulazione dei mutui, poi ritirata dall’assessore al bilancio e vice-sindaco Signorino a causa delle dure e puntuali contestazioni della consigliera Nina Lo Presti e delle perplessità di molti consiglieri comunali (vedi correlato).

Votando l’ordine del giorno di Mondello, Giunta e Consiglio Comunale sperano di dare riposte a quei lavoratori delle cooperative che per giorni hanno assediato Palazzo Zanca e che continuano la mobilitazione. Va tuttavia sottolineato – anche per non creare false aspettative in chi pensa che quello odierno possa il giorno della soluzione al problema della mancanza delle risorse per i servizi sociali- che per avere a disposizione quella somma di 1,4 milioni di euro serve innanzitutto una delibera di giunta da portare in Consiglio comunale che modifichi la precedente delibera dell’8 settembre e, poi, serve soprattutto, il bilancio di previsione 2014. Già il bilancio, quell’illustre sconosciuto…

Danila La Torre