Buzzanca verso l’ “addio” alla città, ma c’è tempo per le ultime nomine. In giunta si respira aria di smobilitazione

Giuseppe Buzzanca si prepara a lasciare la poltrona di sindaco della città per tentare di riconquistare quel seggio all’Ars lasciato vuoto solo due mesi fa, ma difeso con le unghie e con i denti per oltre due anni, nell’infinita battaglia legale sul doppio incarico. L’ufficialità delle dimissioni non c’ è ancora e l’attuale primo cittadino continua a ripetere che attende indicazioni dal partito, salvo precisare con tono deciso : «Sono io che decido cosa fare».

Una settimana al massimo ed il rebus sarà sciolto, ma – siamo certi . senza sorprese clamorose. Ciò che sorprende è invece il pullulare di nomine in zona Cesarini. C’è l’assegnazione della delega di protezione civile all’assessore “operaio” Pippo Isgrò, una sorta di promozione sul campo che arriva proprio sullo scadere del tempo , visto che lo stesso esponente di giunta ha parlato di ultimo regalo da parte del sindaco, il quale per due anni – dopo le dimissioni di Fortunato Romano, che a suo tempo scelse l’Ars – ha tenuto per sé la delega e solo ora ha deciso di spogliarsene ( più che di regalo sa di beffa); c’ è la nomina del cinquantacinquesimo esperto a titolo gratuito dell’era Buzzanca: si tratta di Gabriele Martelli esperto volontario per la promozione della cultura dello sport nell'ambito dell'attività scolastica, che nel suo curriculum vitae non si limita ad elencare titoli ed esperienze ma anche parentele , specificando di essere il figlio di Augusto Martelli e Gabriella Capizzi, a sua volta figlia del «noto imprenditore e storico agente generale della Ina ASSITALIA di Messina, Dott. Nicolò Capizzi». C’è infine, ancora in sospeso, la nomina del direttore per la galleria d’arte del Palacultura , caldeggiata dal sindaco ma osteggiata dai sindacati. La delibera è all’ordine del giorno della Giunta e non è escluso che da qui a venerdì prossimo venga approvata. Sempre che la riunione non vada deserta come oggi. All’appello hanno, infatti, risposto presente solo Melino Capone e Isgrò (come poteva mancare proprio lui?), non a caso due fedelissimi di Buzzanca. E gli altri? Probabilmente sono già in fase di smobilitazione, dopo tutto il loro “funerale” è vicino.

Una volta che Buzzanca avrà rassegnato le sue dimissioni, la giunta avrà, infatti, solo pochi giorni di vita, cioè sino a quando la Regione non nominerà ed invierà a Messina un commissario, che svolgerà le veci del sindaco e dei singoli assessori, con poteri di ordinaria amministrazione e sotto il controllo e l’indirizzo del Consiglio comunale, che resterà, invece, in carica sino alle prossime elezioni amministrative, previste per la primavera 2013. (Danila La Torre)