Abusivismo, sporcizia, incuria: la spiaggia di S. Agata è terra di nessuno LE FOTO

“Le immagini parlano da sè. Siamo a Messina nord, litorale Fiumara Guardia, S. Agata. Uno dei tratti di costa più suggestivi della nostra città totalmente abbandonato all'incuria ed al degrado, oltre ogni limite”. Inizia così l’amaro sfogo di un cittadino che, stanco di vedere ogni giorno sotto i propri occhi un indecente spettacolo di abbandono e incuria vuole provare a svegliare le coscienze dell’amministrazione con un report fotografico che, in effetti, non avrebbe bisogno di ulteriori commenti. Sporcizia, un fiumiciattolo di liquami che scorre indisturbato a causa di un guasto al sistema fognario, odori nauseabondi, panni stesi in bella mostra. Una porzione di spiaggia che sembra davvero essere terra di nessuno.

Il nostro lettore stanco e indignato racconta che la possibilità di accesso carrabile all'area rende la spiaggia di S. Agata meta prediletta di campeggiatori, nomadi, camperisti che per settimane si accampano abusivamente nella zona lasciando, come traccia del loro passaggio, ingenti quantitativi di immondizia oltre che, neanche a dirlo, le proprie deiezioni.

L'area, costantemente ventilata dallo scirocco, viene inoltre scelta come "lavanderia a cielo aperto" grazie all’utenza idrica destinata a rifornire una doccia per i bagnanti ma mantenuta attiva tutto l’anno dall’Amam che consente a chiunque di avere acqua gratis a volontà.

L'occupazione abusiva di questo tratto di litorale, peraltro, è storia vecchia visto che a ridosso della strada insistono da decenni vecchi rifugi che sono regolarmente destinati a "residenze estive" da persone che le occupano e le hanno modificate a loro piacimento.

La segnalazione si concentra poi sui due lidi che si trovano su sfortunato tratto di litorale e che verosimilmente dovrebbero essere attivi soltanto durante i mesi estivi, mentre risulterebbero costantemente frequentati anche nel periodo invernale. “Si tratta di strutture che di precario (così come dovrebbe avvenire per questo tipo di insediamenti) hanno ben poco giacchè sono in buona parte realizzate con cemento, alluminio, legno; strutture – in particolare una delle due – che deturpano totalmente il paesaggio ma che, soprattutto, costituiscono ricettacolo di immondizia e dimore abusive”.

Il nostro lettore spiega che quanto descritto è stato ripetutamente segnalato anche da altri cittadini residenti della zona alle autorità territoriali preposte, a vario titolo, al controllo sul territorio, ma senza ottenere alcuna concreta soluzione.

“Per un verso la Polizia Municipale nega la propria competenza affermando che di “spiagge” deve occuparsi la Capitaneria di Porto. Per altro verso, la Capitaneria di Porto, seppur sensibile al problema (è del 2013 una nota con cui il Comandante Samiani suggeriva al Comune di interdire l'accesso carrabile alla spiaggia), afferma come deve essere il Comune (e quindi la Polizia Municipale) a occuparsi del decoro urbano e di vigilare su accumuli di immondizia, accampamenti abusivi e utilizzi illeciti ed abusivi del litorale urbano. La Polizia e i Carabinieri intervengono soltanto ove sussista un imminente pericolo per la sicurezza pubblica. Infine, la VI Circoscrizione, sollecitata ad interessarsi del problema con una mail inviata all'indirizzo indicato sul sito del Comune, non ha mai dato riscontro. Di recente, si segnala l'apprezzabile iniziativa del Presidente della IV Circoscrizione Francesco Quero che ha girato una mail di segnalazione all'Assessore Ialacqua, all'Amam ed al altre istituzioni”.

Adesso a S. Agata continueranno ad aspettare. “In attesa che qualche risposta sia data a chi vorrebbe che il bene comune fosse veramente di tutti e soprattutto fosse oggetto di tutela da parte delle Istituzioni”.