Dipendenti non sottoposti alle visite mediche annuali: sospesa la disinfestazione

La disinfestazione e derattizzazione è stata sospesa a causa di un’inadempienza del Comune in merito alle visite mediche obbligatorie per i dipendenti.

A segnalare il paradosso è il consigliere comunale Libero Gioveni che sottolinea: “Se l’Amministrazione non prenderà la buona abitudine di addebitare delle responsabilità agli artefici delle “malefatte amministrative” che generano disservizi alla cittadinanza, assisteremo sempre a “situazioni limite” che faranno letteralmente gridare allo scandalo! Da qualche giorno il prezioso e necessario servizio di disinfestazione, deblattizzazione e derattizzazione a cura del Dipartimento Igiene Sanità del Comune è stato sospeso (è stato di fatto esternalizzato per i casi più gravi) perché il personale addetto agli interventi non viene più sottoposto, ormai da diversi anni, a visita medica annuale di controllo prevista dal D.Lgs. 81/2008! Tale condizione protrattasi nel tempo atteso che trattasi di una autentica inadempienza di legge visto che la sorveglianza sanitaria dei dipendenti è prevista annualmente e sulle cui mancanze qualcuno dovrebbe rispondere, è certamente di una gravità inaudita anche per la rigidità della stessa legge che non fa sconti a nessuno in tema di sicurezza nei luoghi di lavoro!”.

Il consigliere rileva come sia incomprensibile che una scadenza così importante come le visite mediche periodiche obbligatorie sia stata dimenticata e come sia ancor meno tollerabile che la distrazione si sia ripetuta per diversi anni.

“Se poi a tutto questo si aggiunge il fatto che gli operatori del servizio pare non fossero provvisti di tutti i necessari DPI (dispositivi di protezione individuale), la “frittata” è fatta! Eppure il problema del mancato rispetto e ottemperanza del D.Lgs. 81/2008, è stato affrontato nelle scorse settimane in VI Commissione alla presenza del Direttore Generale di Palazzo Zanca Le Donne e di tutti i Dirigenti dei vari Dipartimenti, dove era emerso una sorta di “scaricabarile” sulle competenze e sulle responsabilità che lo stesso Decreto 81 attribuisce al “datore di lavoro”. Va, infine, evidenziata in questo contesto anche l’aggravante di aver affidato il servizio, attualmente sospeso, ad una ditta privata per i casi considerati più urgenti (…e le numerose segnalazioni arretrate che fine faranno???), con conseguente aggravio di spesa per le casse comunali! La Commissione Ambiente, pertanto dovrà fare luce su una vicenda che non può non avere dei responsabili per quanto vergognosamente accaduto e su cui adesso occorre trovare delle urgenti soluzioni per dare risposte a quei cittadini che, a fronte dell’ennesimo servizio non reso, si continua a chiedere di pagare le tasse!”