Mercoledì mancherà l’acqua. Ma una delle 4 autobotti viene inviata a Sant’Agata Militello

"Come si può spedire una preziosissima nostra autobotte al Comune di Sant'Agata di Militello a pochissime ore dalla programmata interruzione idrica? E quali sono state le condizioni economiche per dare a Messinambiente 4 ruspe essendo questa una società in liquidazione?". Questi interrogativi se li è posti il consigliere comunale Libero Gioveni che, verificando i servizi attuali dell'autoparco municipale, ha scoperto questi affidamenti esterni del parco mezzi.

"In dotazione all'autoparco municipale – spiega Gioveni – ci sono in tutto 5 autobotti, di cui una senza revisione, per cui, facendone partire un'altra per il Comune nebroideo, si mettono in forte rischio con sole 3 autobotti disponibili in una città di 243mila abitanti, una marea di esercizi commerciali e tre ospedali pubblici e parecchi privati dei servizi essenziali per la cittadinanza a ridosso di una due giorni (ben che vada) in cui in città e con questo caldo non ci sarà acqua. Urgono delle spiegazioni – rimarca il consigliere – sia perché non è la prima volta che l'autoparco fa partire per Sant'Agata di Militello un'autobotte (che legami ci sono?), sia perché, con tutto il rispetto per i nostri amici dei Nebrodi, proprio in questo periodo di emergenza bisogna prima pensare agli interessi dei messinesi".

Gioveni, quindi, vuole fare subito chiarezza al rientro delle attività nelle competenti Commissioni, alla presenza dell'assessore Pino e del dirigente Cardia su una gestione definita "un po' superficiale" dei pochi mezzi comunali a disposizione, "comprese le modalità di acquisizione delle 4 ruspe che di certo a Messinambiente (che dovrà chiaramente sborsare dei soldini a Palazzo Zanca per il prestito) serviranno per fronteggiare meglio l'emergenza rifiuti".