La spiaggia di S. Agata ridotta a discarica: tra rifiuti e accampamenti abusivi

Tra il caldo sempre più afoso, gli ombrelloni sempre più colorati e…tra i rifiuti abbandonati lungo alcune spiagge messinesi il quadro è sempre lo stesso, nonostante le segnalazioni e il trascorrere del tempo.

Se poi a lasciarli sono i nomadi che occupano i tratti balneari senza alcun permesso, è un bel problema.

Si tratta di segnalazioni fatte giornalmente dagli abitanti di S. Agata, e relative al tratto di spiaggia libera dedicata alla balneazione, compreso tra zone adibite a lidi e rimessaggi per imbarcazioni.

Ogni qualvolta si è verificata l'occupazione di gruppi di nomadi nelle spiagge, infatti, i residenti si sono rivolti dapprima alla capitaneria di porto, che ha più volte dichiarato di non avere i mezzi utili per affrontare il problema, e successivamente alla polizia municipale che, se pur alle volte è intervenuta sul luogo, ha poi manifestato la mancanza di strumenti e uomini necessari per agire (fatto tra l'altro avvenuto durante i giorni dei concerti di Vasco e Jovanotti, tenutisi a Messina le scorse settimane).

La presenza dei rifiuti lasciati giacere sul tratto balneare, rappresenta dunque un grande disagio per i bagnanti in una spiaggia diventata monopolio dei cosiddetti "zingari".

I messinesi che hanno il piacere di trascorrere qualche ora sotto il sole e all'aria aperta, in una spiaggia appartenente al nostro meraviglioso litorale, vengono quindi costretti a respirare il "profumino interessante" proveniente dai rifiuti degli occupanti.

Gli abitanti ci raccontano inoltre che questo tratto di spiaggia non è mai stato pulito dal comune, ma sono sempre stati i privati e i singoli cittadini che, trovandosi puntualmente al punto di partenza, si sono attivati per rendere più pulita e vivibile la zona, intimoriti, tra l'altro, dagli sguardi minacciosi e gli insulti degli occupanti, i quali hanno utilizzato la zona anche per i loro bisogni fisiologici.

Insomma, una situazione pericolosa, insostenibile e vergognosa quella che devono attraversare ogni giorno i cittadini messinesi.

Ed è un vero peccato che mentre le spiagge si rivelano sempre più affollate, in realtà tutto tace.

Silvia Mondì