Torrente Papardo, è allarme idrogeologico. Niente strisce pedonali a Faro Superiore

Totale abbandono, degrado, pericolo alluvioni, detriti e finanziamenti perduti.

E’ uno scenario ormai noto al pubblico nostrano, uno scenario che potrebbe adattarsi a qualsiasi pellicola messinese senza troppe distinzioni di luoghi e posti.

A denunciare oggi le particolari condizioni del Torrente Papardo a Sperone è Massimo Costanzo, consigliere della VI Circoscrizione.

“Se dovesse venir giù una valanga d’acqua – scrive in una nota – il letto del torrente, dove si trova una vegetazione varia e fitta, non conterrebbe tale forza”.

Le pareti ormai corrose, insieme ai detriti da tempo deposti nell’alveolo, difatti, contribuiscono a creare una situazione di serio rischio per un torrente classificato come tra gli 8 più pericolosi a livello idrogeologico.

“La messa in sicurezza – scrive Costanzo – è di vitale importanza. La realizzazione delle strade laterali potrebbero rappresentare una via di fuga, e questo la Snam lo sa visto che si trova a pochi metri in linea d’aria”.

Pubblica illuminazione delle strade, acque nere che non si fondano con le acque bianche, stop all’urbanizzazione selvaggia e servizi per la collettività in prima fila.

Il Consigliere stila una serie di provvedimenti che, si augura, l’amministrazione decida di adottare nel più breve tempo possibile.

Non possiamo aspettare che si verifichi un’altra tragedia – si legge ancora – lì dove il torrente è a rischio ci sono, oltre le abitazioni, il CNR (per la ricerca e lo sviluppo delle nanotecnologie) e l’Ospedale riuniti Papardo-Piemonte. E’ una situazione che va oltre il colore politico, la preoccupazione non è solo dei residenti ma di tutta la comunità”.

E di situazione che vanno (o dovrebbero andare) ben oltre bandiere, partiti e colori politici, a Messina, ve ne sono fin troppe.

La seconda segnalazione giunge dallo stesso quartiere, il VI, ma a scrivere non è un Consigliere bensì un cittadino che, stamani, ha deciso di rivolgersi alla nostra redazione per chiedere aiuto e portare alla luce il suo disagio.

“Sono un disabile non vedente, abitante nel VI quartiere a Faro Superiore – scrive il nostro lettore – e desidero portare a conoscenza il disagio che trovo nel poter attraversare la strada”.

Il problema, nel concreto, riguarda l’assenza delle strisce pedonali.

“Da tempo ho fatto richiesta al Comune – si legge ancora – ma nulla è successo”.

Il classico “aspetta e spera, che poi si avvera” che però, in realtà, non si avvera mai.

Veronica Crocitti