L’Atm fa da sè e si occupa di giardinaggio. Al via la selezione per il nuovo Direttore del tram

“Chi fa da sè a per tre” recita un detto popolare. Ed evidentemente all’Atm hanno dovuto prendere il proverbio alla lettera. La vicenda l’avevamo raccontata pochi giorni fa (vedi articolo correlato) e riguarda la mancata manutenzione da parte del Comune del verde pubblico che si trova lungo la linea del tram. Negli ultimi mesi diverse erano state le richieste di intervento che il Direttore di Esercizio della tranvia aveva inviato a Palazzo Zanca, richieste che erano rimaste senza alcun riscontro. Nel frattempo, soprattutto in alcune zone come il viale San Martino, siepi e alberi sono cresciuti tanto da costituire un serio pericolo per l’incolumità dei pedoni che attraversano, per la stessa linea elettrica disturbata dai rami e motivo di stress e preoccupazione per gli autisti. Attraverso una serie di fotografie avevamo documentato una condizione del verde ai bordi della linea del tram non più sostenibile. Anche il sindacato Orsa, circa dieci giorni fa, era sceso in campo per dire la sua sulla problematica e ribadire la necessità di interventi urgenti, pena la sospensione del servizio. Il Comune però ha continuato a tacere e alla fine l’Atm ssi è trovata costretta a costituire una squadra di tre suoi lavoratori, ovviamente non addetti a queste mansioni, per andare a scerbare, nel miglior modo possibile, almeno quel tratto di viale San Martino considerato più pericoloso. La squadra ha iniziato a lavorare giovedì e ha continuato anche ieri, in due giorni sono state sistemate e ripulite le siepi della corsia lato monte nel tratto che va da villa Dante alla piscina comunale. Si andrà avanti verso piazza Cairoli, l’intervento più serio dovrà essere in direzione della via Maddalena, dove il tram sembra essere inghiottito da una giungla.

A proposito di tram ci sono altre novità in vista. In attesa di sapere se l’Atm avrà presto un nuovo Direttore generale, si punta al direttore del tram. L’azienda aveva avviato tutte le procedure per reclutare il successore di Claudio Conte, dal Comune però è arrivato lo stop categorico e ad oggi non se n’è più parlato. L’Atm dunque ci riprova, questa volta l’azienda è in cerca del nuovo Direttore di Esercizio della Tranvia che prenderà il posto di Carmelo Crisafulli, e in questo caso non dovrebbero esserci ostacoli nel percorso avviato ieri con la pubblicazione di tutti gli atti propedeutici alla selezione. La modalità scelta dal Commissario Domenico Manna e dal dg facente funzioni Salvatore Cuscinà (il provvedimento risale allo scorso 2 aprile) è la stessa che era stata definita per individuare il Direttore generale: mobilità esterna rivolta a personale servizio presso altre amministrazioni pubbliche, con profilo professionale almeno di Funzionario Direttivo, come previsto dalla normativa, e contemporaneamente concorso pubblico aperto all’esterno. Una doppia procedura, dunque, ma ad avere la precedenza sarà la mobilità esterna: se ad esempio attraverso la strada della mobilità l’Atm troverà il suo direttore della tranvia il concorso pubblico verrà immediatamente bloccato poiché il suo espletamento è subordinato all’esito delle procedure di mobilità.

Il nuovo direttore dovrà avere un’età compresa tra i 30 e i 65 anni, non avere riportato sentenze penali di condanna, né avere procedimenti penali pendenti, non essere stato destituito o dispensato dal servizio presso una pubblica amministrazione o altra Azienda di Trasporto o decaduto dall'impiego statale, possedere la laurea magistrale in Ingegneria ed Abilitazione all'esercizio della relativa professione, nonché esperienza specifica e documentata con mansioni direttive nel settore dei trasporti ad Impianti Fissi maturata presso un Azienda esercente o presso la M.C.T.C. o la Direzione Generale della Motorizzazione Civile e dei Trasporti in concessione, per un periodo non inferiore a tre anni. In entrambi i casi, sia mobilità esterna che concorso pubblico, ci sarà un colloquio da sostenere su normativa sul tpl, impianti e materiale rotabile Tranviario, statuto dell'Azienda Trasporti Messina, contrattazione Collettiva del personale autoferrotranviari, elementi di economia aziendale e di diritto degli enti locali.

La commissione esaminatrice che verrà nominata procederà poi all’assegnazione di un punteggio per ogni candidato. Nella procedura di mobilità esterna ci si baserà sui criteri del regolamento varato lo scorso 11 febbraio dallo stesso commissario Manna e che prevede: massimo 60 punti per titoli di studio, massimo 20 punti per titoli di servizio, massimo 15 punti per titoli professionali, massimo 25 punti per altri titoli. Ci sarà anche un colloquio, che vale massimo 50 punti, per accertare la preparazione del candidato in relazione all’attività da svolgere. Per il bando pubblico invece i titoli posseduti saranno valutati secondo i criteri stabiliti dal Decreto dell'Assessorato degli Enti Locali del 2002, per il colloquio ci saranno invece a disposizione massimo 50 punti. Troverà un piazzamento in graduatoria chi avrà ottenuto nel colloquio un punteggio non inferiore a 30 punti e nell'ipotesi in cui nessun candidato superi il colloquio l’Atm non procederà alla copertura del posto.

Per visionare i dettagli del bando basta collegarsi sul sito dell’Atm e visualizzare la sezione “concorsi”. Chi risulterà in possesso di tutti i requisiti necessari firmerà un contratto a tempo determinato per tre anni, ma prima ci saranno 6 mesi di prova per tastare le competenze. La riorganizzazione dell’Atm, nonostante ancora non è chiaro quale sarà il futuro dell’azienda, passerà anche da questa selezione.

Francesca Stornante