La Metroferrovia nel contratto di servizio? Intanto d’estate chiude

10 coppie di corse oppure 12? 15 o addirittura 20? Per il momento, facciamo 0. E’ il quadro della Metroferrovia di Messina, tra presente e promesse future. Da oltre tre anni è ridotta ad appena 2 coppie di corse al giorno e, per rinascere, si confida sulla firma del contratto di servizio tra la Regione e Trenitalia. Una firma che, dopo un’attesa lunga anni, potrebbe finalmente arrivare tra qualche mese.

Le parti hanno promesso che tornerà ad essere un servizio vero, com’è stato solo per tre mesi e mezzo una prima volta, antecedente all’alluvione di Giampilieri, e per quattordici mesi e mezzo una seconda. Il Comune spara alto, fino a 20 coppie di corse giornaliere, ma anche solo la metà rappresenterebbero un grande salto di qualità rispetto al presente.

Da ieri e fino a martedì, il servizio è sospeso in coincidenza delle festività pasquali, come se in questo periodo i trasporti pubblici possano fermarsi. E se per sei giorni il “danno” è limitato, ecco una bella pausa estiva di tre mesi, dal 14 giugno al 12 settembre, quando le scuole chiudono.

A segnalare l’incongruenza è il presidente della I circoscrizione, Vincenzo Messina: “È chiara la politica aziendale di Trenitalia nel voler a tutti i costi dichiarare il de profundis di un’opera nata per risolvere le problematiche di mobilità urbana della città di Messina. Nonostante le assicurazioni dell’assessore regionale alle infrastrutture, Giovanni Pizzo, che il servizio sarebbe stato migliorato, la Metroferrovia è diventato un servizio di scuolabus in quanto viene organizzato in funzione del calendario scolastico, pertanto non è da considerare un servizio di mobilità urbana”.

Messina si rivolge al sindaco Accorinti ed all’assessore Pino chiedendo di inviare una nota di protesta nei confronti di Rfi. Per i pendolari della zona sud, non resta ancora che affidarsi ai mezzi gommati.