Omicidio De Francesco, 30 anni di condanna a Perticari

Trent'anni di cacere per omicidio volontario aggravato dal metodo mafioso.

E' pesante la condanna decisa oggi dal GUP Salvatore Mastroeni per l'assassinio di Giuseppe De Francesco, il diciannovenne di Camaro freddato il 9 aprile dello scorso anno. Il Giudice ha chiuso col massimo della pena il processo a carico di Adelfio Perticari, reo confesso dell'omicidio.

Assistito dall'avvocato Tancredi Traclò, l'uomo ha scelto il rito abbreviato, ottenendo uno "sconto" di pena, in questo caso l'ergastolo. Perticari si era costituito qualche giorno al cacere di Gazzi. I carabinieri, che lo cercavano da giorni, erano vicini a prenderlo ed aveva individuato anche i suoi "fiancheggiatori".

Il 46enne ha ammesso di aver sparato in direzione del ragazzo, affermando però di non voler ucciderlo. Contro di lui ci sono le molte immagini delle telecamere della zona che lo riprendono però mentre insegue il giovane, appena fuggito dal bar Orientale di Perticari, probabilmente in fuga dal "ferro" che l'uomo ha tirato fuori per mettere fine all'ennesimo sopruso di De Francesco nei confronti del figlio. Nel frattempo Perticari è stato arrestato anche nell'operazione Matassa per la sua appartenenza al clan Ventura.

L'accusa, il PM Fabrizio Monaco, aveva chiesto il carcere per 30 anni per Perticari, insistendo sulla premeditazione del delitto.

Alessandra Serio