Omicidio La Fauci, condannato a 30 anni il giovane Mangano

Sentenza di condanna a 30 anni per Roberto Mangano, reo confesso dell'omicidio di Salvatore La Fauci, accoltellato a luglio dello scorso anno, di fronte al ritrovo Angelo di Provinciale. Il legale del ventunenne, l'avvocato Antonello Scordo, ha chiesto che il ragazzo venisse processato in abbreviato, così da poter accedere ad un possibile sconto di pena. Ma il giudice ha deciso per lui il massimo della condanna possibile con questo rito.

Mangano ha colpito il manovale cinquantacinquenne un caldo pomeriggio d'estate, al culmine di una banale lite scaturita nel traffico della zona sud. Una manovra azzardata del giovane con la sua city car, la reazione dell'operaio, la risposta del ragazzo, che racconta di aver estratto il coltellino dopo aver incassato due ceffoni. Quando ha visto l'uomo sanguinare, è scappato liberandosi del coltellino, con l'aiuto di un familiare.

Le indagini della Polizia sono scattate immediatamente e quando il giovane si è consegnato gli agenti lo avevano già individuato. Ha raccontato di aver agito d'istinto ma di non aver immaginato che un'arma così piccola potesse procurare una ferita tanto profonda. La Fauci, con l'addome lacerato, ha perso moltissimo sangue e la corsa al vicino Policlinico non è bastata: è morto qualche ora dopo, lasciando la moglie e due figlie.

Alessandra Serio