Risultava in servizio al Comune ma si recava all’edicola della moglie, impiegato torna in libertà

L’8 dicembre era finito ai domiciliari Salvatore De Domenico autista in servizio a Palazzo Zanca. Oggi è tornato in libertà come deciso dalla seconda sezione penale del Tribunale che ha accolto l’istanza dell’avvocato Salvatore Stroscio. Secondo l’accusa l’uomo, dopo aver timbrato il cartellino a Palazzo Zanca dove lavorava come autista, si recava a piazza Cairoli dove aiutava la moglie nella gestione di una rivendita di giornali. Per l’intero mese di ottobre i Carabinieri della sezione di p.g. lo hanno seguito controllando ogni suo spostamento. Salvatore De Domenico, 48 anni è accusato di truffa ai danni del Comune. Per tutto il mese di ottobre De Domenico ha avuto alle calcagna i Carabinieri che annotavano i suoi movimenti. L’uomo la mattina si recava a Palazzo Zanca e come ogni bravo impiegato timbrava il cartellino. Intorno alle 10 con la Fiat Marea di servizio raggiungeva piazza Cairoli, parcheggiava l’auto con in vista il contrassegno del Comune, e si recava al lavoro in edicola. Ci restava fino alle 12,30 quando tornava al Comune e solo a quell’ora iniziava la sua attività lavorativa. De Domenico, infatti, consegnava i comunicati redatti dall’ufficio stampa del Comune alle varie redazioni giornalistiche ma anche alle forze dell’ordine ed in vari uffici cittadini. Ma la sua doppia attività non poteva sfuggire alla lunga e per lui è scattato una denuncia per assenteismo.