Niente soldi per l’Ato, chiusura di due isole ecologiche e stop alla scerbatura

Il Comune non paga, l’Ato 3 chiude le isole ecologiche. La crisi finanziaria di Palazzo Zanca per la mancanza del bilancio di previsione 2015 si sta abbattendo come una scure su tanti servizi destinati direttamente ai cittadini. «Da sabato 13 febbraio, per motivi non dipendenti dalla volontà della società, l’Ato3 sarà costretta a chiudere per un periodo indefinito i centri comunali di raccolta di San Licandro e Castanea. Scusandosi anticipatamente con la cittadinanza per il disservizio, da domani non sarà possibile conferire i rifiuti differenziati presso le suddette isole ecologiche». Si apre così il comunicato con cui la società avvisa i messinesi della chiusura degli impianti. Due isole ecologiche su sei da domani chiudono battenti e non si sa quando potranno riaprire perché sul fronte economico da Palazzo Zanca non arrivano notizie.

La società spiega che «tale situazione scaturisce dal mancato pagamento da parte dell’amministrazione comunale delle fatture già scadute dal mese di dicembre, con la conseguenza che non è possibile rinnovare la polizza civile contro terzi in scadenza alla mezzanotte di oggi». Niente soldi, niente assicurazione, niente servizi, che verranno sospesi sino a quando la società non sarà in grado di rinnovare la polizza, al fine di limitare il rischio incidenti verso terzi.

Oltre alle isole ecologiche da domani stop anche alla scerbatura delle aree a verde del centro urbano, anche in questo caso, per non incorrere in incidenti verso l’utenza. «Nel contempo la società, nell’attesa delle dovute rimesse finanziarie da parte del Comune concentrerà il proprio lavoro nella pulizia e nello spazzamento delle ville comunali e delle aree a verde assegnate da Palazzo Zanca».