Mensa scolastica, nuova protesta. Signorino e Cama rassicurano Cgil, Cisl e Uil:”servizio essenziale”

I nervi sono a fior di pelle. Le parole non bastano a riportare la serenità, a maggior ragione se alle dichiarazioni d’intenti non possono seguire i fatti. La vicenda mensa è ancora una ferita aperta, una questione non risolta e così come annunciato questa mattina al Comune è esplosa la nuova protesta proclamata da Filcams Cgil, Fisascat Cisl e Uiltucs Uil. Le parole infatti non bastano a garantire gli stipendi per gli operatori delle società che gestiscono il servizio di refezione scolastica e men che mai riportano i pasti destinati ai piccoli utenti.

La pubblicazione del bando per 22 giorni, avvenuta in un clima surreale,non corrisponde automaticamente alla ripresa del servizio né all’affidamento della gara. Il dirigente del Dipartimento De Francesco, che ricordiamo è l’unico a firmare e quindi ad assumersi la responsabilità di eventuali conseguenze di un comportamento difforme alla normativa, assegnerà il servizio solo dopo aver ottenuto le rassicurazioni (per iscritto) da parte del ragioniere generale, non escludendo anche un eventuale parere della Corte dei conti. I revisori dei conti in una nota hanno ribadito come la mensa non rientri tra le spese che si possono autorizzare in gestione provvisoria, dal momento che per normativa non rientra tra i servizi essenziali ma a domanda individuale. Nella migliore delle ipotesi trascorreranno altri 10 giorni. Il nodo continua ad essere uno solo: la mancanza del bilancio di previsione 2015, che ancora naviga in alto mare.

Da qui la protesta di stamane dei lavoratori del servizio mensa e la richiesta di un incontro con il vicesindaco Guido Signorino che ha dato le rassicurazioni di rito, sebbene fin quando non sarà presentato il previsionale resteranno tali.

Ad “accogliere” il vicesindaco al suo ingresso in Commissione bilancio sono quindi stati gli operatori ed i sindacalisti che nei giorni scorsi avevano affondato il colpo: “La bocciatura del provvedimento amministrativo da parte dei revisori dei conti non fa altro che dimostrare l’inefficacia dell’azione politica di questa giunta” avevano detto i segretari Carmelo Garufi e Francesco Lucchesi della Filcams CGIL, Pancrazio Di Leo e Salvatore D’Agostino della Fisascat CISL e Eliseo Gullotti della Uiltucs UIL.

L’interruzione del servizio, avvenuta il 12 gennaio, ormai più di un mese fa, ha comportato gravissimi disagi sia per i bambini che per gli 80 lavoratori impegnati nella refezione scolastica che si trovano senza retribuzione “I piccoli utenti- ricordano i sindacati- si sono trovati sprovvisti di un servizio che molto spesso, soprattutto per le categorie più svantaggiate che rappresentano circa il 60% degli utenti, rappresentava l’unico pasto completo della giornata; a ciò si aggiunge il disagio creato ai dirigenti scolastici nel mantenere il tempo pieno nei plessi scolastici cittadini. Durante l’amministrazione Accorinti il servizio di refezione scolastica ha subito molteplici interruzioni. Blocchi denunciati più volte dalle organizzazioni sindacali che hanno sollecitato l’amministrazione a provvedere alla predisposizione di bandi di gara pluriennali che avrebbero garantito la stabilità del servizio. Tutto ciò è inaccettabile e lesivo dei più elementari diritti che la politica dovrebbe garantire. Il diritto al lavoro e la tutela delle classi sociali più svantaggiate. Il modo in cui questa amministrazione ha affrontato le questioni di bilancio dimostra la scarsa attenzione verso i problemi dei cittadini a partire dai bambini”.

In tarda mattinata dopo una serie di incontro con il vicesindaco Signorino l'assessore Panarello ed i sindacati, è arrivata la nota firmata dal ragioniere generale Cama con la quale si spiega che è stato posto il visto di regolarità contabile alla determina relativa alla gara per la mensa. Cama, nell'autorizzare quindi la spesa richiesta per l'espletamento (circa 200 mila euro per 22 giorni) considera la refezione scolastica un "servizio essenziale", requisito questo indispensabile per poter autorizzare somme in gestione provvisoria. Come si ricorderà nei giorni scorsi i revisori, con espresso riferimento al Tuel hanno ribadito che la normativa non inserisce la mensa tra i servizi essenziali. In linea di massima quindi l'iter adesso può continuare ma è assai difficile che il servizio riprenda prima di 10 giorni.

“Dopo la protesta arriva la lettera di chiarimento del ragioniere generale del Comune” così la nota di Filcams – Cgil Fiscascat – Cisl Uiltucs- C’è voluta ancora una volta la protesta per ottenere un atto scritto che diradasse finalmente i legittimi dubbi che sindacato e lavoratori avevano sollevato in merito alla regolarità del bando di gara per l’affidamento del servizio mense scolastiche, che – è bene ricordarlo- resta ancora sospeso perché l’amministrazione comunale non ha ancora nemmeno presentato al consiglio il bilancio preventivo 2015 per l’approvazione”. Per i sindacati era necessario che l’amministrazione comunale, il dirigente dei servizi scolastici ed il ragioniere generale, evitando lo “scaribarile” di questi giorni, chiarissero definitivamente se il bando, che avrà valenza per soli 22 giorni, avesse idonea copertura finanziaria e fosse quindi regolare.

Per Filcams – Cgil Fiscascat – Cisl Uiltucs – Uil la questione è tutt’altro che risolta. Oggi si è dimostrato che i dubbi che il sindacato aveva sollevato erano legittimi e che fino a quando il servizio mensa non verrà ripristinato definitivamente le rassicurazioni dell’amministrazione comunale restano solo parole.

Rosaria Brancato