Bando pubblica illuminazione, la Simei presenta ricorso al C.G.A. e vince “a tavolino”: nessun legale a difendere il Comune

E’ un paradosso in termini, ma il buio che ormai da settimane, a rotazione, interessa le strade del centro e della periferia, è sotto la luce del sole. Eppure c’è ancora tanto da chiarire, o se preferite da illuminare. Il 21 luglio scorso l’Associazione Temporanea di Imprese “Aristea Service Scarl e società Smail spa” si è aggiudicata l’appalto, con durata triennale, per il “servizio di conduzione, manutenzione ordinaria e straordinaria e pronto intervento degli impianti di pubblica illuminazione del territorio comunale”, importo complessivo di 5 milioni 250 mila euro.

A distanza di qualche settimana, la Simei, ditta seconda classificata, ha presentato ricorso al Tar di Catania per chiedere di ottenere l’annullamento, previa sospensiva, dei “provvedimenti di aggiudicazione e dei verbali di gara”.

L’ostacolo giudiziario viene però facilmente superato dal Comune, rappresentato dall’avvocato del Collegio di difesa Giulia Carrara, il cui incarico viene ratificato con delibera di giunta nel mese di agosto. Il Tribunale, con sentenza dell’8 settembre, rigetta l’istanza cautelare avanzata dalla Simei perché, come si legge nella motivazione “appare prevalente l’interesse pubblico alla prosecuzione del servizio già assegnato”. La pratica però non si chiude qui. A distanza di quasi 15 giorni, l’avvocato Carrara, con nota datata 22 settembre, ma protocollata il 27 dello stesso mese, trasmette all’Ufficio Legale del Comune la copia originale del ricorso presentato in appello, quindi al C.G.A., dalla Simei, contro l’affidamento del servizio e nello stesso documento informa della necessità di provvedere alla nomina di “altro legale, abilitato alla difesa innanzi al Cga”.

A distanza di due giorni, il 29 settembre, (data da tenere bene a mente), il dirigente dell’Avvocatura comunale, inoltra al primo cittadino una nota con allegata copia del ricorso inoltrato al C.G.A. dalla Simei, invitandolo a predisporre una nuova nomina per l’incarico di difesa di Palazzo Zanca, data la mancata abilitazione dell’avv. Carrara alla difesa innanzi al Consiglio di Giustizia Amministrativa. L’iter si ripete, Buzzanca affida il nuovo incarico, d’urgenza, all’avv. Candido Bonaventura. E’ quest’ultimo però che in un’ulteriore notata, datata 4 ottobre ed assunta al protocollo del Comune l’11 ottobre, dichiara che “il mandato ricevuto non può avere alcun esito in quanto l’appello della Simei Spa è stato già trattato il 29 settembre 2011 e il provvedimento impugnato è stato accolto. Parliamo cioè della stessa data in cui l’Avvocatura comunale informava il primo cittadino della necessità di nominare un nuovo legale a tutela degli interessi dell’amministrazione che, nei fatti, dunque, di fronte al giudice del C.G.A., non ha avuto alcun difensore.

Sulla questione, con un’interrogazione inviata al primo cittadino, interviene il consigliere di Fli Nello Pergolizzi, che di fronte all’evidente condizione di contumacia in cui si è venuto a trovare il comune, chiede al sindaco di sapere “i motivi della mancata tempestiva costituzione in giudizio, e quali siano e le azioni che l’amministrazione da intraprendere”. Ma soprattutto, il coordinatore cittadino di Futuro e Libertà chiede di sapere “chi sia stato il soggetto responsabile del conferimento dell’incarico professionale in un contenzioso di particolare delicatezza e rilevanza quale quello in oggetto, naturalmente destinato ad un esame e trattazione anche da parte del C.G.A., qualunque fosse stato l’esito del primo grado, ad un legale non abilitato a patrocinare innanzi il C.G.A.”. Se è vero che domandare è lecito e rispondere è cortesia, vista la “buia” circostanza una spiegazione sarebbe a dir poco obbligatoria, anche perché il servizio di manutenzione è stato affidato all’Aristea in data 1 agosto in pendenza di contratto d’appalto non ancora stipulato. (ELENA DE PASQUALE)