Lavori conclusi nella notte. Soliti problemi in zona nord e nei punti alti, l’Amam vuole risolverli in giornata

AGGIORNAMENTO ORE 13: L'acqua è tornata a scorrere alle 3 e mezza di questa mattina dall'impianto di Torre Rossa verso i serbatoi che alimentano la rete idrica. Il flusso è attualmente costante ma il tempo di accumulo non è stato sufficiente ad erogare l'acqua in modo regolare in tutte le zone della città. A soffrire maggiormente, in questo momento, sono sempre le parti più alte della città e la riviera nord che, comunque, inizieranno ad essere servite a partire dalle prime ore di questo pomeriggio.

"Per adesso – fa il punto il direttore La Rosa – la città è approvvigionata dalla rete per circa il 50% ma prevediamo di soddisfare entro domani, anche per periodi ridotti, l'intera zona urbana e i villaggi che hanno patito i maggiori disagi, per arrivare alla totale normalizzazione del servizio nel fine settimana. Abbiamo distribuito acqua in centro città e nella zona sud – prosegue -, mentre dobbiamo ancora risolvere qualche problema nella zona nord perché c’è aria nella condotta. Tra mezz’oretta apriremo il serbatoio Tremonti mentre per quelli dell’Annunziata bisognerà attendere la notte. Dopo aver utilizzato l’acqua rimasta nei serbatoi, ora arriva anche dal Fiumefreddo. A Sant’Alessio tutto procede regolarmente, dobbiamo solo sistemare l’aria e regimentare le acque. Cercheremo di risolvere i problemi della zona nord nell’arco della giornata e, da domani, la distribuzione arriverà al 90 % rispetto ai normali standard”.

AGGIORNAMENTO ORE 10: L'assessore alla Protezione Civile, Sebastiano Pino, evidenzia che: “La fornitura dall'acquedotto di Fiumefreddo sta tornando alla normalità, mentre la distribuzione avverrà nelle prossime ore a seguito del riempimento dei serbatoi con le difficoltà già note per le zone, che non sono facilmente raggiungibili a causa della struttura della rete idrica cittadina. Il Centro operativo comunale, già attivato ieri, prosegue oggi le attività con l'approvvigionamento dell'acqua attraverso le autobotti, dando priorità alle strutture sanitarie, alle scuole ed agli uffici pubblici”. Chiuse alcune scuole per mancanza d'acqua ma la comunicazione è arrivata solo stamane, dopo che gli studenti si erano già recati verso i plessi e sono stati costretti a tornare indietro.

Si è lavorato ininterrottamente, dalle prime luci dell’alba fino a mezzanotte inoltrata quando, finalmente, la riparazione della condotta idrica danneggiata a Sant’Alessio si è conclusa. Non ci sono stati grossi intoppi e le previsioni sono state più o meno rispettate. L’obiettivo, infatti, era quello di terminare i lavori in tarda serata e, alla fine, si sono prolungati solo per qualche ora in più. Non si riuscirà nel “miracolo” di portare la distribuzione idrica a regime già da oggi ma si tratterà di attendere solo 24 ore in più e i disagi resteranno limitati, grazie alle scorte idriche dei giorni scorsi.

L’allarme era scattato martedì pomeriggio, quando si era formata una chiazza rossa nel mare di Sant’Alessio, dovuta al terriccio scivolato a valle. L’accesso ai luoghi, fortunatamente, è stato semplice e gli operai si sono subito messi al lavoro per scavare e liberare la condotta in modo tale da verificare il danno, che non era di grossa entità. Da ieri mattina il via ai lavori di saldatura, che si sono protratti per tutta la giornata. Ancora impossibile, nel frattempo, utilizzare l’acqua dell’Alcantara, sia perché la condotta non è stata riparata sia perché il bypass realizzato a Furci si trova ad una quota che non consente il giusto scorrimento dell’acqua.

Cosa succede una volta conclusi i lavori di riparazione a Sant’Alessio? “Dobbiamo caricare l’acqua gradualmente – spiega il direttore generale dell’Amam, Luigi La Rosa -, perché si devono riempire i tubi flessibili di Calatabiano. Viene azionata la prima pompa, serve circa un’ora e mezza perché l’acqua arrivi a Sant’Alessio e circa quattro ore perché arrivi a Messina, inizialmente al serbatoio Montesanto poi negli altri. Per riempire i serbatoi della rete servono altre cinque ore ma di mattina non si riuscirà a fare una distribuzione regolare”.

A differenza di ieri, però, quando non c’è stata alcuna erogazione, i serbatoi apriranno alle 4 del mattino per distribuire l’acqua rimasta. “Vedremo man mano se potremo supportare la distribuzione con l’altra acqua in arrivo – conclude La Rosa – ma diventa complicato perché se i serbatoi aprono con quota bassa i punti alti non prendono pressione, valuteremo il riempimento che riusciremo ad avere. In sintesi, nella giornata di giovedì la distribuzione sarà ridotta mentre in quella di venerdì a pieno regime”.

(Marco Ipsale)