Pettinato indagato. Annullata la presentazione della lista provinciale di IdV

Stamane alle 10 era stata convocata la conferenza stampa a Palazzo dei Leoni per la presentazione della lista provinciale di Italia dei Valori, ma è stata annullata all’ultimo momento per “motivi organizzativi”, come si legge nel comunicato.
Con ogni probabilità a far saltare tutto è stata la domenica di fuoco per i dipietristi, iniziata malissimo con la notizia, riportata dal giornale Il fatto quotidiano che il candidato all’Ars per l’Idv messinese Francesco Pettinato, attualmente sindaco di Fondachelli Fantina è finito sotto indagine a causa di una presunta infiltrazione della mafia in un appalto per la costruzione di pale eoliche nel comune da lui amministrato. Il parco eolico di Fondachelli è stato realizzato in parte su terreni privati ed in parte su aree di proprietà comunale. Da lì, per far spazio alle pale tramite azione giudiziaria sono stati allontanati i pastori della zona. La vicenda è finita nel mirino della Dda di Messina, per la presenza di alcune imprese ritenute vicine alle cosche mafiose. Ma i guai giudiziari di Pettinato non si fermano qui. Negli anni '90, l’attuale sindaco di Fondachelli, fu arrestato con l'accusa di associazione a delinquere ed abuso per aver manovrato le decisioni dell'amministrazione comunale allora guidata dal deputato regionale Angelo Paffumi ,attualmente candidato alle regionali col Cantiere Popolare, (anche lui arrestato all’epoca) in merito alla costruzione di una strada in prossimità del suo paese, ma tutto terminò con la prescrizione del reato. Francesco Pettinato , lomontiano di ferro, è sindaco di Fondachelli dal 2003. Fino a poco tempo fa, col gruppo Lo Monte era nell’Mpa e con lui, dopo il divorzio con Lombardo è finito dritto dritto nelle fila di Italia dei Valori e quindi nella lista provinciale che proprio il parlamentare messinese ha avuto il compito di coordinare. In casa dei dipietristi è scoppiato quindi il caos, soprattutto dopo che Crocetta in comizio a Palermo si è tolto un sassolino dalla scarpa nei confronti di Leoluca Orlando che non gli aveva risparmiato frecciate dopo l’alleanza con l’Udc.
In fondo il patto con Lo Monte è stato siglato proprio con la benedizione di Orlando. “Quelli dell’Idv- ha tuonato Crocetta– sono i più moralisti di tutti e Leoluca Orlando è il più santo di tutti che santifica tutto. Poi però a Messina hanno un candidato con problemi di mafia che devono allontanare. Sono uomini dell’Mpa e Orlando continua a santificare ciò che tocca….”. Da parte sua Pettinato si è ritirato ieri sera dopo le richieste dei vertici del partito, pur sottolineando che il suo certificato è pulito. "Raccogliendo la formale diffida degli organi nazionali e regionali dell'IdV – ha detto – comprendendo il livello di sensibilità del partito sui temi della legalità e della questione morale, pur non avendo mai riportato alcun tipo di condanna penale ed avendo prodotto prima della candidatura certificati penali del casellario giudiziario e dei carichi pendenti, dai quali non è stata rilevata nessuna pendenza giudiziaria nei miei confronti, con senso di responsabilità e per non mettere in alcun modo in difficoltà il partito, dichiaro di astenermi da ogni attività elettorale e di considerarmi ritirato a tutti gli effetti dalla competizione”.
Silenzio da parte dei vertici provinciali dell’Idv che per la verità mal avevano digerito l’ingresso della corazzata lomontiana nelle file dipietriste dello Stretto ed erano stati “costretti” ad ingoiare il rospo in nome dei voti e in virtù di un accordo siglato a Palermo. Certo sotto il profilo dell’immagine il caso Pettinato è un durissimo colpo per il partito di Di Pietro in Sicilia, che nelle scorse settimane, prima della “svista” di Fava non era stato tenero nei giudizi nei confronti degli avversari, Crocetta in testa, proprio sui temi delle liste pulite e della questione morale. E Pd e Udc si son presi la rivincita, con un messaggio in codice: “Chi è senza peccato scagli la prima pietra…”
(Rosaria Brancato)