Rfi chiede risorse al Governo. A rischio dal 1. luglio gli aliscafi Messina – Villa

In una nota del 24 maggio scorso a firma dell'amministratore delegato di Rete Ferroviaria Italiana, Maurizio Gentile (IN ALLEGATO), inviata al Ministero dei Trasporti, il Gruppo Fs si dice pronto a sospendere a partire dal prossimo 1 luglio il servizio di traghettamento veloce da Messina a Villa San Giovanni gestito dalla controllata Bluferries se il Ministero non troverà le soluzioni organizzative e le risorse necessarie già richieste da tempo dal Gruppo Fs.
In pratica dal primo gennaio 2015 Bluferries, societa' di Rfi, gestisce il servizio ex Metromare nella tratta da Messina a Villa con due aliscafi senza ricevere alcun finanziamento del Governo centrale impegnando circa 3 milioni di euro all'anno del proprio bilancio. Sul finire del 2014 l'allora ministro dei Trasporti, Maurizio Lupi, infatti, dispose che dei 30 milioni di euro all'anno originariamente previsti per l'intera mobilità veloce sullo Stretto ne venissero utilizzati 28 per finanziare il bando della sola tratta Messina – Reggio che vide Ustica Lines aggiudicarsela per tre anni con opzione di un quarto.
Fu decisione del Ministero conferire il servizio di traghettamento veloce da Messina a Villa come continuità territoriale interamente a carico di Rete Ferroviaria Italiana senza oneri per lo Stato, condizione che oggi determina la minaccia di interruzione del servizio da parte del vettore pubblico laddove il Ministero non ponesse adeguati correttivi organizzativi ed economici.
"Sembra profilarsi sulla pelle di utenti e lavoratori un braccio di ferro tra il vettore pubblico ed il Ministero dei Trasporti che tuttavia ad oggi non ci risulta abbia risposto a Ferrovie dello Stato – dichiara Michele Barresi, segretario di OrSA Trasporti Messina -, a conferma del poco interesse che in realtà la politica nazionale, sempre pronta a rispolverare il feticcio del ponte, riserva per l'area dello Stretto e ad un servizio utilizzato da circa 300mila utenti l'anno. Inoltre se da un lato lo scorso 12 maggio il sindacato ha in maniera provvidenziale sottoscritto con Bluferries un accordo che tutela interamente i livelli occupazionali dei marittimi anche nel caso di sospensione del servizio di traghettamento veloce – conclude Barresi – restano invece a rischio oltre 20 lavoratori dell'indotto della società Nettuno che gestisce biglietterie e pulizie dei mezzi veloci per i quali l'OrSA chiede immediate garanzie dichiarandosi pronta ad aprire l'ennesima vertenza sullo Stretto".