A rischio chiusura anche i Centri di aggregazione giovanile (CAG)

Dopo l’annunciata chiusura di Casa Serena, a rischio sembrano esserci adesso anche gli otto CAG operanti nel territorio della città di Messina. «Se anche questa notizia dovesse essere confermata- dichiarano i Segretari Generali delle Funzioni Pubbliche di CGIL CISL e Uil Clara Crocè Calogero Emanuele e Giuseppe Calapai- i sindacati reagiranno in maniera forte ».

I tre segretari sindacali sottolineano come i centri di aggregazione giovanile svolgano «una importante funzione di carattere preventivo e riparativo della devianza giovanile e sono di supporto alle famiglie disagiate. Questa presa di posizione di Croce – continuano -ci sorprende proprio perché, come ex Procuratore della Repubblica, dovrebbe essere a conoscenza dell’importanza e della delicatezza del servizio e delle funzione che svolgono gli operatori presso i Cag».

Se i Centri dovessero chiudere, i ragazzi sarebbero improvvisamente privati «del sostegno scolastico, dei laboratori creativi e sportivi, e soprattutto la mancanza di dell’assistenza da parte degli operatori anche di natura psicologica, morale e sociale.E poi, anche qui – continuano Crocè, Emanuele e Calapai -ci si dimentica della forza lavoro impegnata che assieme all’utenza verrebbe messa in mezzo alla strada. Operatori responsabili, qualificati che vivono di questo stipendio sia pur basso, facendo ricorso anche a risorse propri pur di aiutare questi bambini. Veramente inaudito il gioco al massacro messo in piedi da Commissario. Un altro pezzo di dismissione che, se confermato, nei prossimi giorni, assieme a tutto il mondo dei servizi sociali – ribadiscono i tre sindacalisti – darà luogo a manifestazioni di protesta»

Crocè, Emanuele e Calapai sono anche pronti a chiedere l’intervento del Prefetto ed anche del Presidente della Regione.