Continua la protesta dei dipendenti Cus, nonostante i recenti “chiarimenti” dei vertici

Non sono servite a molto le spiegazioni che i commissari Sergio Cama e Sergio Melai del Centro Sportivo Universitario di Messina hanno fornito di recente per giustificare il mancato pagamento a sei dipendenti di trentuno mensilità (vedi articolo correlato).

Dopo la protesta del personale dell’ente che qualche giorno fa era sceso in piazza per dire basta a questa situazione, oggi la protesta continua.
“Non è nelle intenzioni del sottoscritto personale entrare nei meriti gestionali del Cus Messina – fanno sapere i dipendenti-. Certamente, tuteleremo i nostri diritti nelle opportune sedi”.
Delle precisazioni che i commissari del centro sportivo hanno fornito, neanche una sembra soddisfare minimamente i dipendenti.

A detta dei commissari infatti, i quali dichiarano di aver corrisposto ai dipendenti ben 29 mensilità, la responsabilità del problema ricadrebbe sulla precedente amministrazione.
“Nonostante ciò il numero degli stipendi da corrisponderci rimane perfettamente invariato”, risponde il personale, che dichiara come delle trentuno mensilità, solo un terzo non sia stato pagato dalla precedente gestione, ma il restante spetti alla nuova gestione commissariale Cama-Melai.
“Ci preme precisare che la vostra nomina commissariale prevede la responsabilità anche di quegli impegni economici maturati nella precedente gestione –scrivono i dipendenti Cus ai commissari-. Non accettiamo quindi che la cosa venga distinta come se dovesse essere un problema nostro”.

La protesta del resto non è nuova. La prima risale al 2009, quando gli stipendi arretrati arrivavano a diciotto mensilità. Di allora sono anche i decreti ingiuntivi e di pignoramento che “a seguito di un accordo extragiudiziale siglato il 29 aprile 2011 con gli attuali commissari sono stati ritirati, dando fiducia alla nuova gestione, fiducia purtroppo mal ripagata”.

“Restiamo in attesa di fatti concreti”, concludono i dipendenti del centro sportivo.
(Giusy Briguglio)