Gettoni di presenza ai consiglieri di Palazzo Zanca, scatta l’inchiesta giudiziaria

E' scattato nella tarda mattinata a Palazzo Zanca il blitz della Digos sull'oneroso capitolo dei gettoni di presenza. In Procura infatti il pool di magistrati che si occupa di pubblica amministrazione vuole capire se ci sono state irregolarità nelle elargizioni, nel periodo che va dal 2013 ad oggi, cioè nell'era Accorinti.

Sotto la lente d'ingrandimento finiscono i gettoni di presenza, elargiti ai quaranta consiglieri comunali per la partecipazione alle commissioni consiliari ed alle sedute di consiglio comunale. Nel 2014 il Comune ha speso oltre 900 mila euro.

Nelle ultime settimane Tempostretto ha acceso i riflettori sul presunto caso gettonopoli di Messina, spiegando come funziona il meccanismo a palazzo Zanca e svelando alcune"anomalie". Una volta dimezzato il gettone di presenza, infatti, sono quasi raddoppiate le sedute per raggiungere il tetto massimo dell'indennità di funzione, pari a 2.184,42 euro lordi, vale a dire 1/3 dell’indennità di funzione del sindaco, che è quanto prevede la legge. .

Adesso saranno gli investigatori a chiarire ogni aspetto della vicenda e soprattutto a verificare che ci siano o meno responsabilità di natura penale. Al setaccio i verbali delle sedute di commissione.

L'inchiesta é ancora ai primi passi e sostanzialmente é cominciata oggi con l'acquisizione degli atti da parte degli agenti nelle stanze di Palazzo Zanca, dove hanno prelevato atti anche nell'ufficio del segretario generale Le Donne. (Al.Ser.)