L’Acr chiamato al riscatto: con l’Acireale in campo con il 3-4-2-1

Il duo Salerno-La Rosa cerca la svolta puntando tutto su Alessandro Bertoni. Dopo l’esonero di Andrea Pensabene i massimi dirigenti tecnici del Messina hanno affidato all’ex capitano dell’Fc le chiavi dello spogliatoio. In primis, al neo tecnico toccherà rivitalizzare e dare la carica ad un organico demoralizzato dal solo punto conquistato nelle ultime tre partite di campionato. Servirà una stimolazione nervosa e adrenalinica per dimostrare che il valore dell’organico non è quello emerso dalle sfide contro Acri, Sambiase e Noto. In realtà, già indossare la maglia biancuscudata dovrebbe rappresentare quello stimolo che mentalmente serve per entrare in campo e vincere le partite. Ma purtroppo, è stato dimostrato che non basta: occorre lottare su ogni pallone e segnare. Cosa che il Messina non è ancora riuscito a fare al meglio.

Dal punto di vista tattico, molto cambierà. Pensabene infatti, dopo l’esperimento della difesa a tre, era tornato al 4-2-3-1 ma i risultati non sono purtroppo migliorati. Anche Bertoni proporrà la difesa a tre, con un’impalcatura che non è però quella di base dal quale partiva il suo predecessore, che ha quasi sempre impostato i propri ruoli sulla retroguardia a quattro. Dal test di ieri contro il Garden Sport, è emersa tutta l’importanza che avranno i terzini nella nuova impostazione di gioco. Gli esterni infatti, partendo dalla linea dei centrocampisti dovranno coprire l’intero fronte di competenza supportando la difesa e offrendo traversoni per la punta (o le punte). Domenica con l’Acireale, vista l’assenza di Corona squalificato per due giornate, la squadra dovrebbe scendere in campo con il 3-4-2-1, in attesa dell’assestamento a due punte con un solo trequartista a supporto. Questa la formazione prevista: Rossi Pontello (’92) tra i pali, difesa con Lo Piccolo, Criaco e Occhipinti, centrocampo con D’Alterio, Coppola, Mento (’92) e Caldarella (’93), attacco con Cucuzza e Agate più larghi (’92) a ridosso di Ferraro.