Acr Messina, poche ore per saperlo: fine o nuova proroga alla sofferenza

Le informazioni filtrano a stento e quelle che emergono non sono certamente positive. All’Acr Messina restano poche ore a disposizione per presentare uno straccio di domanda di iscrizione alla prossima serie D. Passaggio unico per garantire al club un presente: in questo momento, parlare di futuro, rappresenterebbe l’ennesima presa per i fondelli per quanti hanno a cuore le sorti dei colori giallorossi. Bruno Martorano e Nuccio Ficara sono soli in questa missione: non chiudere la baracca portando al capolinea una società nata male e che potrebbe terminare in maniera ingloriosa la sua breve storia sportiva. Gli imprenditori calabresi starebbero tentando “personalmente” l’operazione salvataggio, presentandosi a Roma con un incartamento incompleto da “chiudere” successivamente. La società infatti, ha la possibilità di aggiungere parte della documentazione mancante entro dieci giorni dal primo deposito della domanda che dovrà invece essere recapitata entro domani.

In questo momento sarebbero diversi gli atti mancanti per ottenere la partecipazione al prossimo campionato di quinta serie. Oltre alle liberatorie da ottenere dai calciatori, serviranno circa 50mila euro tra i 18 dell’iscrizione e la fidejussione bancaria da 31mila. Non si sa ancora se dal punto di vista finanziario tali requisiti siano stati rispettati. In diversi hanno voltato le spalle all’attuale proprietà, da professionisti che nel recente passato hanno dato un importante mano al gruppo reggino fino ai club organizzati, che avevano spinto per l’approdo al timone della compagine calabrese lo scorso dicembre ma che si sono dovuti ricredere per l’irritante gestione degli ultimi mesi. Tale atteggiamento dell’ambiente avrebbe addirittura infastidito Martorano.

La deroga di dieci giorni, qualora Martorano e Ficara riusciranno a presentare anche una bozza di domanda di iscrizione, permetterà di proseguire la trattative avviate per la cessione del club. Il gruppo rappresentato da Paolo Siracusano non sarebbe convinto delle scritture contabile fornite, dalle quali emergerebbero altri elementi negativi che andrebbero ad aggiungersi alla mole debitoria accumulata in questi anni di sciagurate gestioni. Per questo l’eventuale offerta sarebbe condita da alcune garanzie ritenute indispensabili dalla cordate messinese per portare a termine l’operazione. Punti che non sarebbero però condivisi dai reggini. Resta intanto aperta la pista collegata all’ex Dg Antonio Ciccarone, che ha manifestato la propria disponibilità a sbarcare in Sicilia con il gruppo di giocatori a lui legati, molti dei quali hanno stravinto lo scorso campionato ad Eboli. Anche in questo caso però, si chiede all’attuale proprietà di saldare almeno le vertenze con i calciatori. (E. Rigano)