Acr: la priorità resta il passaggio di mano della società. Subito, per evitare sorprese

Acr: la priorità resta il passaggio di mano della società. Subito, per evitare sorprese

Emanuele Rigano

Acr: la priorità resta il passaggio di mano della società. Subito, per evitare sorprese

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martedì 09 Agosto 2011 - 13:49

I calabresi giocano su più tavoli, i messinesi hanno tutto pronto (anche Gorgone in corsa per la panchina) ma devono spingere per ottenere il timone del club. Ecco lo stato attuale delle cose in casa giallorossa

Il dentro o fuori nell’imminenza del termine per l’iscrizione in D è stato superato restando dentro. Ciò, grazie all’apporto e alla determinazione di tutti quei messinesi che si sono esposti in prima persona, convinti che l’Acr è e deve rimanere la prima squadra della città. A distanza di qualche settimana però, nonostante tali sacrifici e il lavoro proseguito per la strutturazione societaria del club e l’allestimento di una squadra competitiva, l’aspetto più importante non è ancora stato risolto. Il nodo è uno e uno soltanto: il Messina in questo momento è ancora nelle mani di Bruno Martorano e Nuccio Ficara.

Il preliminare firmato non è stato ancora ratificato. Così il gruppo messinese rappresentato da Lello Manfredi si ritrova ad operare in un contesto di assoluta instabilità. Prima di pensare agli aspetti sportivi dunque, sarebbe utile, per non dire fondamentale, concentrarsi sul definitivo passaggio di mano del club: senza questo ogni altro discorso risulta essere ad oggi vano. E diciamo così perché purtroppo ormai conosciamo i personaggi in questione. Nonostante gli accordi presi e riportati nel preliminare di cui sopra infatti, il duo reggino continua a fare il bello e il cattivo tempo, mostrando le carte su più tavoli. Così viene fatta filtrare la trattativa in essere con il gruppo romano rappresentato da Pieroni e Nucifora. I contatti si sono intensificati fino ad uno scambio di mail avvenuto ieri pomeriggio. Interpellato dai tifosi, l’ex Dg giallorosso avrebbe negato ogni interessamento. Che in realtà esiste. In programma ci sarebbe un incontro fissato per venerdì, sempre che le parti non ci ripensino. A confermare che il progetto sarebbe in procinto di essere lanciato, i primi contatti per il ritiro da tenere da domenica prossima a Norcia. Per il ruolo di allenatore invece, il prescelto sarebbe stato l’ex biancoscudato Giacomo Modica. La trattativa potrebbe quindi proseguire: per il 100% della proprietà o per il 15%, per intenderci quella parte che rimarrebbe in mano ai reggini qualora questi ultimi rispettassero quanto concordato in prossimità dell’iscrizione al campionato. Così i progetti “Manfredi” e “Pieroni-Nucifora” potrebbero anche essere compatibili, pure rimanendo dubbi sulla tenuta degli equilibri dal punto di vista tecnico-sportivo.

Sul fronte “locale”, quello a cui i tifosi guardano con alta fiducia ed entusiasmo, si sta cercando di fare le cose per bene. Come è noto sono stati bloccati i due cugini Giorgio Corona e Salvatore Cocuzza per l’attacco. Insieme a loro, alla riunione al San Filippo in programma per domani pomeriggio, dovrebbero ritrovarsi il portiere Mimmo Cecere e il difensore Fabrizio Lo Piccolo, già all’Acr lo scorso anno, ma anche Leo Criaco, indimenticato trascinatore nella promozione dal Cnd alla C2, nella stagione 1997-98, dell’allora Messina Peloro. Poi diversi giovani tra i quali Simone Bruno, centrocampista classe ’93, under e autentica sorpresa dello scorso campionato. Per la panchina invece, in stand-by Alessandro Bertoni, il nome nuovo è quello di Giorgio Gorgone, ex centrocampista della Triestina e attualmente componente dello staff tecnico alabardato (seppure senza un ruolo ufficiale). Ma in lizza ci sono altri due nomi. I messinesi hanno tutto pronto: accordi privati con calciatori e schema di massima sui ruoli societari. Resta qualche dubbio sulla solidità economica del progetto, ma dal punto di vista della serietà e professionalità degli uomini nulla può essere messo in discussione. Ecco perché serve al più presto ottenere la procura per operare. E senza esitare mettere un punto alle chiacchiere: l’ottenimento del timone dell’Acr, evitando il rischio di ritrovarsi in una cocktail paradossale di due progetti avviati e due squadre pronte a chiamarsi Messina (per non dire tre).

L’ennesimo appello va quindi lanciato ai calabresi. Tenere fede agli impregni presi con la cordata messinese è quello che chiedono i tifosi. Finirla con il prestigio delle tre carte, giocando a rialzo, è quello che vogliono tutti. Tranne loro ovviamente.

Un commento

  1. Anche questa volta noi messinesi mi pare che rischiamo di fare la figura dei polli, come fidarsi con in mano un pezzo di carta un “preliminare”…. si doveva chiudere la trattativa prima di andare in Lega anche se capisco che si sia provato a farlo! E ora???

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