Messina, Catalano: «Bravi a crederci fino alla fine»

Gaetano Catalano aveva lanciato l’allarme alla vigilia: occhio all’Agropoli. Non si sbagliava. La squadra campana si è dimostrata solida, dedita al pressing e con un reparto offensivo esperto composto da Carotenuto e Mallardo. Probabilmente, se avesse abbandonato il San Filippo con un punto in tasca, non avrebbe rubato niente. Ma il calcio è anche questo. E’ una palla scodellata oltre il novantesimo, alla perfezione, dall’attaccante più forte del girone e spedita in fondo al sacco dall’ultimo entrato in campo.

Il Messina non ha dominato per tutta la partita ma ha giocato a viso aperto sempre. Tanto è bastato per avere la meglio sui combattivi avversari: «La squadra ci ha creduto fino alla fine – ha commentato l’allenatore giallorosso -. Dopo il gol loro abbiamo reagito e messo sotto l’Agropoli, mentre nel secondo tempo siamo entrati in campo convinti di vincere e ci siamo allungati, buttando troppo la palla sugli attaccanti e lasciando agli ospiti il pallino del gioco. Questo è un aspetto sul quale dobbiamo lavorare. Subiamo ancora la pressione di volere vincere a tutti i costi e non riusciamo a giocare sereni, come sapremmo fare». L’importante era comunque acciuffare i tre punti e prolungare la striscia positiva. Aspettando i rientri di Leon ed Ignoffo, programmando la prossima trasferta di Ribera: «Giocheremo su un campo in terra battuta e non sarà facile», ha concluso Catalano.

Intanto, dopo la separazione tra l’Acr e il portiere Taranto, la società ha perfezionato il tesseramento del portiere Vincenzo Cuda, nato a Catanzaro il 31 maggio 1993.