Dagli asili nido alle mense: manca la copertura minima dei costi

Dagli asili nido alle mense; dagli impianti sportivi agli spettacoli; dai mercati alla disinfestazione; dal trasporto alunni all’assistenza. Dietro ciascuna di queste voci c’è un servizio a domanda individuale garantito, ma non sempre, dal Comune nell’anno appena trascorso attraverso l'affidamento alle cooperative. Dietro ogni servizio c’è un costo che Palazzo Zanca ha sostenuto e, pertanto, incluso nel bilancio di previsione 2012, a cui è stata allegata apposita delibera, avente come proponente il commissario straordinario Luigi Croce . Come sottolineato nell’atto istruito dalla Ragioneria di Palazzo Zanca e firmato dall’ex magistrato , i costi complessivi non godono tuttavia della copertura minima prevista dalla legge e da qui si spiegano i “colpi di forbice” ad alcuni di questi servizi, che hanno ad esempio lasciato a piedi e senza un pasto caldo i piccoli allievi delle scuole elementari.

Nella proposta deliberativa firmata dal reggente di Palazzo Zanca con i poteri della giunta sono riportati i tassi di copertura in percentuale del costo di gestione dei servizi a domanda individuale. Nei prospetti allegati alla delibera vengono altresì evidenziati i costi dei singoli servizi e le relative incidenze percentuali rispetto alle entrate, inserite nel documento contabile di previsione in relazione alle comunicazioni effettuate dai rispettivi dirigenti.

Soffermandoci sul prospetto generale si evince che: per gli ASILI NIDO il totale entrate è di euro 30.000,00 e il totale spesa è di euro -534.879,59 con una differenza di euro 504.879,50 e una incidenza di 5,61%; per gli IMPIANTI SPORTIVI il totale entrate è di euro 91.550,00 e il totale spesa è di euro – 1.566.062,50 con una differenza di euro – 1.474.512,50 e una incidenza di 5,85%; per la REFEZIONE SCOLASTICA il totale entrate è di euro 400.000,00 il totale spesa è di euro – 2.132.059,00 con una differenza di euro -1.732.059,00 e una incidenza di 18,76%; per i MERCATI il totale entrata è di euro 237.000,00 e il totale spesa è di euro 69.087,80 con una differenza di euro + 167.912,20 e una incidenza di 343,04% ; per il TRASPORTO ALUNNI il totale entrata è di euro 10.000,00 ed il totale spesa è di euro – 500.100,00.con una differenza di euro -490.100,00 e una incidenza di 2,00% ; per gli SPETTACOLI il totale di entrata è euro è di 12.000.00 e il totale spesa è di euro 21.300,00 con una differenza di euro – 9.300,00 e una incidenza di 56,34.; per la DISINFESTAZIONE il totale entrata è di euro 3.630,00 ed il totale spesa è di euro 3.750,00 con una differenza di euro – 120,00 e una incidenza di 96,80%; per l’ASSISTENZA il totale entrata è di euro 500.000,00 e il totale spesa è di euro – 9.729.198,50 con una differenza di euro – 9.229.198,50 e una incidenza di 5,14%.

Sommando le singole voci, il TOTALE ENTRATE fa euro 1.284. 180,00, il TOTALE SPESA fa euro 14.556.437,00 con una differenza di euro – 13.272.257,30 ed un’ INCIDENZA dell’ 8,82%.

E proprio sulla percentuale dell’incidenza relativa alle entrate nel complessivo vertono le “obiezioni” del commissario Croce, in quanto l’8,82% è «percentuale inferiore al minimo fissato dalla legge».

Nella delibera, l’ex procuratore capo scrive che «si rende pertanto necessario che da parte di ciascun dirigente vengano adottate, nel corso di dell’esercizio, le misure correttive per assicurare a consuntivo la copertura minima dei costi di ciascun servizio nella misura prevista dalle vigenti diposizioni legislative».

Intanto, causa mancanza copertura costi, i cittadini – soprattutto quelli appartenenti alle fasce più deboli – subiscono tagli a servizi , che seppur non essenziali sono certamente utili a garantire equità sociale, principio teorico che oggi raramente trova attuazione nella realtà. (Danila La Torre)