La vertenza Teseos approda a Palermo, per la Zafarana “una seduta di ordinaria follia”

La vicenda Teseos è sbarcata a Palermo ed è finita al centro di un’audizione congiunta tra la VI commissione che si occupa di Sanità e la V alla Cultura, formazione e lavoro. Una seduta che la deputata del Movimento Cinque Stelle Valentina Zafarana ha definito di “ordinaria follia”.

“Si è consumato oggi un atto di una tristissima farsa, tutta recitata sulle spalle dei lavoratori e a discapito di un servizio pubblico, rivolto a soggetti particolarmente fragili. E questo dopo mesi di lavoro, tesi in prima battuta a far ritirare l'assurdo bando di alienazione delle quote della SSR (la società che ha avuto l'affidamento diretto senza avere i requisiti) emanato dall' ASP, a far rispettare gli attuali livelli occupazionali in caso di alienazione, a ricordare come la “spending review” non si applichi ai servizi d'”interesse generale”, come in questo caso, insomma portando la reale soluzione a un problema che l'Assessorato ha pensato di risolvere nel modo più irresponsabile. Il tutto dopo continui solleciti supportati da atti e documenti posti all'attenzione del dirigente generale dell'assessorato e dell'assessore Borsellino, a cui si riceveva come risposta solo rinvii, formali quanto evidentemente forzati assensi, promesse di approfondimento”.
Ma l’assessore Borsellino, che tra l’altro anche durante l’ultima visita a Messina ha spiegato che quella della vendita delle azioni in mano all’Asp è l’unica strada percorribile, non ha partecipato alla seduta. Un atteggiamento che la deputata grillina ha definito poco rispettoso nei confronti dei lavoratori.

“E offensivo per i lavoratori – prosegue Valentina Zafarana – che nessuno tenga in considerazione le loro valide affermazioni e che nessuna risposta tecnica ed esaustiva sia stata ancora data dalla pubblica amministrazione interessata. Anzi, nonostante tutti i membri della commissione parlamentare riunita avessero notato la “strana” assenza della clausola di salvaguardia dei livelli occupazionali, le risposte del commissario straordinario dell'Asp di Messina sono state evasive e si sono sostanziate in un semplice riferimento alla circostanza che i legali da lui incaricati per esaminare la questione avessero ritenuto impossibile inserire tale tipo di clausola nel bando, ma le motivazioni fattuali o giuridiche a fondamento di tale inopinata scelta non sono state comunicate. In altre parole, è stato ritenuto sufficiente confermare, ad avviso del commissario, il parere negativo di uno studio legale privato – senza indicare le motivazioni di tale parere- per mettere a rischio oltre cento posti di lavoro”.

“Il servizio .- prosegue la deputata cinque stelle – ora rischia di venire ridotto o addirittura annullato, cosa che i lavoratori TESEOS e l'utenza bisognosa devono sapere. Devono venire a conoscenza di come, a fronte di un generale assenso da parte dei deputati presenti, nessuno si sia preso la responsabilità di indirizzare la politica regionale verso la risoluzione definitiva e legittima sposando la richiesta di far ritirare il bando della vergogna e la risibile determina assessoriale che di assoggetta la SSR alla normativa di revisione della spesa pubblica”,

La richiesta che il Movimento 5Stelle continua a ribadire all'Assessore è uno: fare un passo indietro applicando in maniera corretta e limpida quanto stabilito dalla normativa vigente, come specificato dalla Corte Costituzionale, tutelando così al contempo servizio, utenti disabili e lavoratori.