In arrivo gli stipendi per i lavoratori, ma serve ripartire e ricostruire il settore

Mentre vanno avanti gli incontri a Palazzo Zanca tra l’assessore alle Politiche Sociali Nino Mantineo e le organizzazioni sindacali per individuare la nuova strada da seguire per dare nuova linfa all’intero settore, una buona notizia arriva per i lavoratori. Dopo mesi passati in protesta a reclamare gli stipendi e qualche minima certezza sul futuro, i tanti operatori dei servizi sociali messinesi potranno trascorrere queste ultime settimane di agosto con un pizzico di serenità economica in più. La Ragioneria generale del Comune ha infatti emesso i mandati di pagamento per tutte le cooperative che gestiscono i servizi, adesso servirà attendere solo i tempi tecnici necessari affinchè i soldi arrivino materialmente nelle tasche dei lavoratori, ma dovrebbe essere solo questione di pochi giorni.

Nel dettaglio questa la ripartizione: per la cooperativa Azione Sociale 250mila euro per Casa Serena relativi al mese di marzo più altri 117mila per il servizio di assistenza domiciliare anziani del mese che va dal 20 gennaio al 20 febbraio. A Le Gardenie 115mila euro del mese di maggio per la gestione degli asili e 117mila per il mese di giugno. Per la cooperativa Europa, una delle nuove subentrate pochi mesi fa dopo lo stop ai servizi durato oltre un mese, 309mila euro di giugno per il servizio di assistenza domiciliare anziani, stesso discorso per la Cas e la Lilium che invece gestiscono i Cag di alle quali sono state liquidate le fatture di giugno che ammontano rispettivamente a 34mila euro e 19mila euro. 125mila euro di maggio vanno alla cooperativa Alba, anche questa una new entry dei mesi scorsi, che si occupa dell’assistenza domiciliare disabili.

I lavoratori dovranno dunque aspettare di vedere questi soldi sui loro conti, nel frattempo però al Comune si dovrà lavorare sodo per evitare di ripiombare nell’incubo servizi sociali nei prossimi mesi. Ci sono servizi in scadenza, altri necessitano di essere potenziati, c’è la reale esigenza di rivedere i modelli di gestione applicati negli anni. Intanto però questa sarà sicuramente una boccata d’ossigeno per i lavoratori.