Assistenza anziani, l’appalto scade a fine mese. In ballo lavoratori e servizi

Il 31 gennaio scade l’appalto che in questi ultimi anni ha garantito il servizio di assistenza domiciliare anziani tramite la programmazione regionale della Legge 328 e ai fondi Pac. In questi anni il Comune ha usato queste risorse per coprire i servizi rivolti agli anziani e ha “spostato” nella 328 tanti operatori dei servizi sociali che prima invece erano impiegati nei servizi direttamente gestiti da Palazzo Zanca tramite affidamenti alle cooperative. Alla fine del mese però l’appalto è in scadenza. E in ballo ovviamente ci sono i servizi e il futuro occupazionale di questi lavoratori.

Per questo la Cgil ha incontrato l’assessore Nina Santisi, mostrando preoccupazione sulla continuità occupazionale dei lavoratori e del servizio da assicurare agli anziani, non solo a Messina ma in tutto il distretto. L’assessore Santisi ha garantito che il servizio di assistenza agli anziani proseguirà e che a breve il Comune provvederà alla pubblicazione di tre nuovi bandi di gara finanziati sempre con i fondi Pac e che nei bandi verrà inserita la clausola di salvaguardia di tutto il personale attualmente impegnato. I tempi però non coincideranno. Tra la scadenza dell’appalto attuale e le nuove gare ci sarà un periodo in cui i lavoratori dovranno accedere alla disoccupazione. Per questo la Cgil ha espresso timore sulle tempistiche: “Il rischio è che la non tempestività della pubblicazione del bando di gara da parte del Dirigente possa causare la stessa situazione di stallo che si è verificata presso il Comune di Barcellona. A causa del lungo lasso di tempo necessario per l’iter burocratico, gli anziani potrebbero abbandonare il servizio. A Barcellona, infatti, a tutt’oggi, nonostante la pubblicazione dei bandi e del relativo finanziamento, sono rimasti fuori gli operatori socio assistenziali e gli operatori che provvedevano al servizio disbrigo pratiche, a causa del ridotto numero degli anziani che ha richiesto il servizio”.

Altro timore si concentra sul fatto che il Ministero richiede figure specifiche per l’erogazione dei fondi Pac, in particolare le qualifiche OSA e OO.SS. Qualifiche che non tutti gli operatori hanno. Un problema che in realtà si era già presentato in passato, tanto che l’assessore Santisi ha ribadito che molti operatori sono da tempo consapevoli del problema e della necessità di una riqualificazione professionale, attraverso appositi corsi di formazione.

La Cgil chiederà al Dirigente tempi certi e dettagli su come si intederà assicurare il servizio agli anziani assistiti con i fondi della 328.