Il benvenuto all’assessore Santisi, la Cisl rilancia le proposte. E che fine hanno fatto i cantieri servizio?

L’augurio di buon lavoro «in un settore delicato e assai importante per la città» alla neo assessora ai Servizi Sociali del Comune di Messina, Antonina Santisi. Ad esprimerlo è la Cisl con una lettera inviata alla nuova assessora. L’arrivo della Santisi, «che conosciamo per via del suo ruolo all’interno dell’Azienda Sanitaria di Messina», per la Cisl conferma come la gestione politico-amministrativa sul tema dei servizi sociali abbia fallito e che c’è bisogno di uscire dalle sabbie mobili.

La Cisl, nella lettera, ha ricordato tutti i passaggi e le proposte del sindacato sul tema dei servizi sociali e come già nel febbraio 2014 presentò una vera piattaforma per il riordino dei servizi sociali della città, puntualmente ribadita in ogni occasione di confronto ma puntualmente apprezzata e disattesa.

Per il sindacato è una necessità prioritaria «riorganizzare l’intero sistema dei servizi sociali comunali.

Tra le necessità che la Cisl ha sottolineato alla neo assessora ci sono quelle di: lavorare sulle nuove povertà, sull'educazione domiciliare, sui servizi di supporto alle famiglie, sulle forme di sostegno al reddito, sugli anziani, sull’infanzia, sull’emarginazione costruendo azioni di assistenza di prossimità.

Su queste basi la Cisl è pronta a dare il proprio contributo «nella speranza – conclude – che questa non sia l’ennesima prova che l’Amministrazione Accorinti cambia tutto per non cambiare nulla».

Si rivolgono alla neo assessore anche il consigliere comunale Benedetto Vaccarino ed il collega della III circoscrizione, Mario Barresi, chiedendole "di impegnarsi con dovizia sulla risoluzione di una situazione paradossale che ha penalizzato centinaia di cittadini messinesi. E’ storia oramai nota infatti, che i cantieri di servizio siano stati avviati in varie città della Sicilia, anche in centri della provincia di Messina, mentre sono rimasti misteriosamente fermi al palo nella città dello Stretto. E’ altrettanto nota anche la graduatoria di coloro che avrebbero i requisiti per partecipare ai lavori trimestrali, i quali darebbero possibilità di guadagno, seppur temporanea, a molti cittadini, alcuni purtroppo in stato di disagio e sarebbero inoltre socialmente utili alla comunità. Si chiede di chiarire pubblicamente che fine abbiano fatto i 2,3 milioni di euro che la Regione avrebbe destinato alla città di Messina e il motivo di uno stop così prolungato".