Soffiano venti di bufera, mobilitazione alle porte. In commissione le “anomalie”

La sensazione è che la tempesta si stia avvicinando inesorabilmente. Con cadenza ormai regolare per i servizi sociali si preannuncia una nuova fase di agitazione. Tra due settimane scadono le prime proroghe dei servizi numericamente più consistenti, si preannuncia praticamente impossibile procedere a nuove e ulteriori proroghe e chiudere l’anno sarà un’impresa ardua. Maggiormente a rischio il servizio di assistenza domiciliare anziani, quello di assistenza domiciliare disabili e il trasporto nei centri di assistenza, tre servizi che contano quasi 250 lavoratori e centinaia di assisti. Il problema è esattamente lo stesso di un mese fa: le risorse a disposizione sono poche, quasi nulle. Continua a mancare il bilancio di previsione 2014 che avrebbe sbloccato le somme da destinare anche ai servizi sociali, continuano a mancare quei due milioni di euro che un mese fa avevano fatto scoppiare la guerra tra i lavoratori dei servizi sociali, l’assessore Nino Mantineo e il Consiglio comunale, per la scelta di buona parte dei consiglieri di utilizzare la parte degli introiti Tasi che l’assessore voleva destinare ai servizi sociali per altri tipi di interventi, come manutenzione strade e verde pubblico. Forse anche per evitare che tra pochi giorni il copione si ripeta nuovamente, proprio quei consiglieri comunali da ieri hanno affisso alcuni manifesti per spiegare ai cittadini la ripartizione Tasi. Una sorta di operazione trasparenza che forse è anche una mossa d’anticipo per evitare ancora una volt polemiche e attacchi.

Al di là delle contestazioni, c’è però un oggettivo problema da risolvere, anche se al momento non si intravedono soluzioni. La Fp Cgil è già sul piede di guerra e pronta a riavviare la mobilitazione. La segretaria Clara Crocè ha già tenuto tutte le assemblee con i lavoratori dei vari servizi, la prossima settimana si potrebbe aprire all’insegna della protesta.

Di servizi sociali, e soprattutto di una programmazione che non c’è, si è parlato durante la V commissione consiliare presieduta dalla consigliera Donatella Sindoni. Ospiti della seduta due assistenti sociali del Dipartimento di Palazzo Satellite, chiamate proprio per capire come vanno le cose direttamente da chi ogni giorno opera negli uffici dei servizi sociali e ha a che fare con utenza e servizi. “Abbiamo avuto la conferma che c’è uno scollamento tra l’offerta che il Comune mette a disposizione e i reali fabbisogni della cittadinanza. I servizi sono gli stessi da anni, non è stato effettuato alcun monitoraggio, anche nella nuova programmazione della 328 abbiamo l’impressione che siano state tenute poco in considerazione le esigenze reali della gente” ha dichiarato al termine dell’incontro la presidente di commissione Donatella Sindoni, stupita per la presenza del Dirigente del Dipartimento Giovanni Bruno che, questa volta, non era stato convocato in audizione ma ha voluto partecipare all’incontro. La commissione aveva chiesto l’elenco dei servizi che il Comune offre in questo momento, ciò che però ha potuto visionare è solo un elenco numerato, non circostanziato, provo di cifre che parlano dell’utenza o degli operatori impiegati, senza alcuna spiegazione del servizio. Le uniche due note sono in fondo alle due pagine firmate dal dirigente Bruno: “Per la gestione dei servizi sono necessarie per l’anno 2014 risorse per circa 20 milioni di euro, mentre attualmente sono disponibili 18 milioni, dunque confermata l’assenza di quei due milioni che servirebbero a chiudere l’anno e che adesso mettono in serio rischio la prosecuzione dei servizi. Ma c’è di più, ed è questo il dato che rileva con particolare attenzione la consigliera Sindoni. Bruno scrive che: “Per l’anno 2015 sono necessari circa 20,5 milioni di euro, tenuto conto dei servizi da attivare per il lavoratori di Casa Serena che non hanno trovato impiego né nei servizi della legge 328, né in quelli per i quali sono state bandite le gare comunali”. Ci sono lavoratori di Casa Serena per i quali non è ancora specificata alcuna destinazione, ma a destare preoccupazione nella consigliera è che la previsione economica per l’anno 2015 viene fatta, almeno da quanto si legge, in base alla necessità di impiegare tutti. “Voglio sapere se i servizi sociali sono diventati un ammortizzatore sociale” ha dichiarato la consigliera. Che non ha risparmiato toni duri anche per porre un altro interrogativo: “Perchè il Dipartimento servizi sociali è l’unico in cui da anni non avviene la rotazione dei dirigenti?” ha chiesto la Sindoni. Una domanda che ieri non ha trovato risposta, ma che la presidente ha intenzione di girare direttamente al Segretario/Direttore generale Antonio Le Donne, invitato alla prossima seduta.

Francesca Stornante