Un solo stipendio per i lavoratori di Casa Serena, i sindacati annunciano battaglia

Mentre tutto il settore dei servizi sociali è in subbuglio per gli stipendi che non sono ancora arrivati, i sindacati tornano a ricordare anche i problemi che riguardano Casa Serena. La struttura è rimasta aperta e gli interventi di messa in sicurezza sono iniziati, grazie ad un lavoro sinergico che nelle ultime settimane dell’anno ha visto in prima linea lavoratori, anziani, sindacati, Prefettura, Comune e Regione, adesso però non si possono non considerare le difficoltà a cui stanno andando incontro i lavoratori senza stipendi. A lanciare l’allarme sono le Funzioni Pubbliche di Cgil, Cisl e Uil, Clara Crocè, Calogero Emanuele e Pippo Calapai che dicono che aver ottenuto il mantenimento di Casa Serena, seppur con una temporanea riduzione del numero degli ospiti, non è certo una cortesia e non significa che i lavoratori, ancora oggi, devono subire forti ritardi nel pagamento degli stipendi. I segretari spiegano che è stato accertato che la Cooperativa Azione Sociale, che gestisce Casa Serena, ha avuto liquidate diverse fatture da parte del Comune e, malgrado ciò, ha proceduto al pagamento della sola mensilità di ottobre. Azione sociale è dunque tra le cooperative che al momento avrebbero la possibilità economica per saldare gli stipendi ma a quanto pare continua a prender tempo senza giustificarne i motivi. “I lavoratori di Casa Serena hanno già dato da gennaio con la cassa integrazione che prevede un taglio sulle ore di lavoro. Non é possibile accettare passivamente il mancato pagamento delle spettanze,” dicono i sindacalisti che chiedono di procedere immediatamente al pagamento della mensilità di novembre ma anche della tredicesima che, paradossalmente, non risulta ancora pagata. Le Funzioni Pubbliche di Cgil, Cisl e Uil sono pronte a ricorrere anche alle vie legali se la situazione rimarrà invariata perché la cooperativa ha l’obbligo di normalizzare i pagamenti entro gennaio. “Se passa il 31 gennaio senza pagamento delle spettanze dovute passeremo alle azioni necessarie a tutela dei lavoratori” ribadiscono Crocè, Emanuele e Calapai. Una presa di posizione forte e che arriva soprattutto dopo aver appreso che il Comune ha già liquidato alla cooperativa oltre un milione di euro per vari servizi. “Adesso non possono esserci alibi”.

Resta aperto il fronte più generale che riguarda tutti i servizi sociali. Dopo l’ennesima protesta di ieri a Palazzo Zanca a lavoratori e sindacati è stato assicurato che lunedì arriveranno buone notizie. Il Comune ha garantito che regolarizzerà le posizioni di tutte le cooperative che non hanno il Durc in regola, il passaggio successivo sarà la liquidazione delle fatture. I lavoratori aspettano che tutto venga fatto lunedì stesso. Passeranno un altro fine settimana sperando di avere presto il loro soldi. (Francesca Stornante)