Mattinata ad alta tensione, i lavoratori protestano in presidio permanente davanti a palazzo Zanca

Situazione molto movimentata davanti ai cancelli d’ingresso di palazzo Zanca. Le proteste della scorsa settimana sono state solo un antipasto, perché i i lavoratori dei servizi sociali, sono intenzionati a fare ancor più sul serio. Si tratta dei dipendenti di sei cooperative: Nuova Presenza, Azione Sociale, Nuove Solidarietà, Le Gardenie. Progetto Vita, Faro 85, a cui si sono aggiunti gli operai del settore manutenzione strade. Una decisione legata alla mancata risposta, da parte dell’amministrazione, sul pagamento degli stipendi, come spiegano Clara Crocé, Segretario Generale della Fp Cgil e Angela Passari, responsabile del settore. “I lavoratori non percepiscono gli stipendi dal mese di febbraio mentre altri dal mese di gennaio, sono allo stremo e da parte del sindaco non arriva nessun segnale, come se il problema non lo toccasse minimente”.
A parlare stamattina, a nome dell’amministrazione comunale, è stato l’assessore Dario Caroniti, che ha imputato il problema ai mancati trasferimenti da parte della Regione e dello Stato e ha detto che il Comune al momento nulla può, poiché non possiede la liquidità necessaria per pagare gli stipendi. Caroniti convocherà un incontro per tentare di risolvere il problema.
Nel frattempo i dipendenti hanno mantenuto un presidio costante davanti a palazzo Zanca, garantendo solo i servizi essenziali, ma valuteranno insieme alla Cgil la possibilità di sospendere completamente i servizi e attuare uno sciopero generale, per far capire il reale disagio a cui si andrebbe incontro.
E’ già previsto per il 23 maggio a partire dalle ore 17 un sit-in di protesta, stesso giorno in cui il primo cittadino ha convocato le organizzazioni sindacali.
“E’ comodo continuare a garantire i servizi alle fasce più deboli con le tasche e sulla pelle dei lavoratori – continuano Crocè e Passari -. L’atteggiamento assunto dal sindaco a questo punto potrebbe apparire come un accanimento persecutorio nei confronti delle lavoratrici e dei lavoratori che rivendicano un pezzo di pane per le loro famiglie. E’ arrivato il momento di cambiare rotta – conclude Crocè – se Buzzanca ha qualche problema, ha il dovere di spiegarlo ai cittadini messinesi”.
E sull’argomento è intervenuto anche Lillo Oceano, il segretario generale della Cgil messinese: “L’amministrazione comunale continua ad avere un atteggiamento sbagliato nei confronti di questi lavoratori. Bisogna trovare i soldi per pagare gli stipendi ed affrontare subito le questioni che riguardano il futuro. Far trascinare le questioni per anni e quando arrivano i problemi scaricare le responsabilità su altri è comportamento infantile ed insopportabile. Chi ha responsabilità istituzionali ha il dovere di tenere comportamenti lineari e individuare soluzioni. Sapendo che per ogni servizio che entra in crisi soffrono sia i lavoratori che gli utenti”.