Rometta richiama il sindaco metropolitano: “Necessaria convocazione. Gravi i ritardi”

In ritardo l’organizzazione della città metropolitana. A ribadirlo è il sindaco di Rometta, Nicola Merlino, che richiama all’urgenza il primo cittadino metropolitano Renato Accorinti. Insediamento formale dell’ATI e ottimizzazione del servizio idrico al centro della discussione. Ieri la nota ufficiale da Rometta nella quale viene richiesta la convocazione dei 108 sindaci della città metropolitana.

“Nonostante una prima convocazione –si legge nella nota- a causa dell’esiguità dei tempi concessi non è stato possibile l’insediamento ufficiale dell’ATI, tutt’oggi non ancora avvenuto nonostante l’autoconvocazione di alcuni sindaci”. Nella nota viene inoltre evidenziata “l’urgenza di tale iniziativa istituzionale” ponendo l’accento su come i ritardi maturati possano inficiare gli interessi generali: “E’ necessario –prosegue Merlino nella nota- affrontare il problema dell’ottimizzazione delle risorse idriche, abbandonando le esperienze fallimentari del passato, svolgendo così quel ruolo di pianificazione e di impulso che deve avere come unica finalità la tutela dell’acqua come bene pubblico non assoggettabile a finalità lucrative”.

La nascita dell’ATI (Assemblea Territoriale Idrica) è stata sancita, con conseguente abolizione dell’ATO, dalla legge regionale 19/2015, un passaggio che ancora tarda a concludersi per la città metropolitana di Messina che avrebbe già dovuto maturare l’insediamento ufficiale dell’assemblea la quale, a sua volta, avrebbe già dovuto eleggere il proprio presidente.

Insomma, un ritardo non più accettabile che si accompagna all’ormai lungo iter che vede protagonista il bando per la riqualificazione urbana, il cosiddetto Masterplan, per il quale sono stati stanziati 500 milioni e la cui scadenza è prevista per il prossimo 29 agosto. Sono 12 i progetti presentati e, tra questi, figurano anche opere immediatamente cantierabili, perché muniti di progettazione ed esecutiva, come gli svincoli di Monforte San Giorgio ed Alì.

Salvatore Di Trapani