Il grido di dolore dei genitori dei disabili senza assistenza: “Siamo invisibili”

Spesso la notte un genitore pensa a quale sarà il futuro di suo figlio…noi ci accontenteremmo semplicemente di sapere qual è il suo presente”.

Si chiude con questo pensiero amaro e purtroppo tristemente vero l’accorata lettera scritta dal Comitato dei genitori dei ragazzi disabili che da domani non avranno più il servizio di trasporto e assistenza nelle scuole. Un servizio fondamentale per decine di famiglie di Messina e provincia, grazie al quale tanti giovani disabili riescono ad andare a scuola e seguire le lezioni, un servizio che per questi ragazzi meno fortunati significa diritto allo studio e che per un mero calcolo economico è stato sospeso. Per un mese, con mille difficoltà, il Commissario della Provincia Filippo Romano era riuscito ad attivarlo, sperando che nel frattempo arrivassero i soldi promessi dal Presidente Rosario Crocetta. Ma ciò non è accaduto. E da domani non ci sarà alcun servizio (vedi articolo correlato).

Il comitato dei genitori ringrazia la cooperativa Genesi che negli ultimi 15 giorni ha svolto il servizio praticamente in regime di volontariato, ma crede fortemente che la sensibilità e la buona volontà non possono e non devono sostituirsi a tutto ciò che è un diritto sancito per legge. “L'interruzione di questo servizio essenziale alla persona non solo si riduce ad un semplice esercizio di economia da parte delle istituzioni, siano esse Provincia o Regione, ma è per noi l'ennesima conferma che siamo soli e siamo usati solo come bandiera per far commuovere qualche elettore, ma quando è finita la stagione elettorale e il nostro dolore inesorabile giornaliero ci accompagna nella nostra vita ci accorgiamo che siamo invisibili” scrivono i genitori che non hanno intenzione di arrendersi e sono pronti a lottare con tutte le forze. “Alcuni di noi sono da oggi in sciopero della fame. Non costringeteci a portare i nostri figli dentro i Palazzi, risparmiate a questa società l'ennesima figura meschina”.

In questa battaglia però non saranno soli. La Meter e Miles annuncia di essere pronta a ogni forma di lotta necessaria a riprendere l'indispensabile servizio di assistenza. Saro Visicaro ricorda che l’associazione, lo scorso 31 agosto, aveva sollecitato un intervento istituzionale che pochi giorni dopo ha poi portato ad un incontro con il commissario Romano a Palazzo dei Leoni. Si ipotizzarono, assieme all'assessore comunale Nino Mantineo, diverse possibile soluzioni e protocolli d'intesa anche con il Terzo Settore per fare fronte all'emergenza. “Oggi si ritorna al punto zero senza avere concretizzato nessuna delle varie ipotesi” ammonisce Visicaro. “Il governo Crocetta non ha provveduto nè a trasferire le competenze nè a finanziare i servizi primari. I vincoli di spesa, dovrebbero sapere le forze di maggioranza di governo, non possono mettere in discussione diritti fondamentali come quello allo studio”. La Meter e Miles aveva anche chiesto ogni possibile intervento da parte commissario Romano e della deputazione regionale per rivendicare una sentenza della procura della Corte dei Conti della Campania che stabilisce chiaramente come i vincoli di spesa non possono cancellare diritti fondamentali. Soprattutto quando a pagare sono i più deboli.

In campo anche la Fp Cgil che fin dall’inizio è stata in prima linea in questa battaglia. La segretaria Clara Crocè annuncia la mobilitazione già per martedì, alle 9.30, sotto la sede della Prefettura.

“Abbiamo lanciato decine di appelli alle istituzioni competenti affinché non si è arrivasse al punto in cui, come era prevedibile, si è arrivati. Riteniamo a dir poco vergognoso l’atteggiamento del governatore Crocetta che, dopo aver garantito 45 milioni di euro da dividere per le Province siciliane, ha fatto perdere ogni traccia. Dovremmo essere ormai abituati alle promesse non mantenute del Presidente della Regione, ma trattandosi di disabili speravamo che almeno questa volta si passasse dalle parole ai fatti». Martedì, dunque, il sindacato presiederà l’ingresso del Palazzo del Governo reiterando al prefetto Stefano Trotta la richiesta d’incontro avanzata già nelle scorse settimane.

Francesca Stornante