Gap tra Nord e Sud, per il deputato Germanà è ingiustificabile

Il gap tra Nord e Sud nel settore trasporto è ingiustificabile, Ne è convinto il deputato messinese del Pdl, Nino Germanà, membro dell’Assemblea Regionale Siciliana, che ha inoltrato una lettera all’Amministratore delegato del Gruppo delle Ferrovie dello Stato per chiedere non solo di evitare la soppressione delle fermate nelle stazioni di Barcellona, Brolo e Capo d’Orlando che non saranno più luogo di stazionamento di ben sette dei nove treni che percorrono quotidianamente la tratta Messina-Palermo, ma anche e soprattutto di adottare una nuova strategia che possa coniugare il miglioramento ed il potenziamento del trasporto ferroviario con le esigenze produttive e la necessità di rilanciare l’intero territorio siciliano ostaggio dell’arretratezza delle infrastrutture che allargano il divario Nord-Sud anche a causa dell’allarmante e disastrosa condizione dei trasporti e di tutti i mezzi di collegamento da e per la Sicilia.

“La rete siciliana – dichiara Germanà – pur costituendo la più estesa rete ferroviaria insulare del Mediterraneo, comprende solo linee a scartamento normale e molte linee sono state dismesse e in genere smantellate, i tracciati sono obsoleti e le opere di ammodernamento rimangono un miraggio soprattutto in quelle aree che sono anche prive di aeroporti e strade moderne, accentuandone quindi l’isolamento e ostacolandone lo sviluppo, ponendosi altresì un problema sul versante della sicurezza e dell’incolumità dei siciliani fruitori a causa, durante le ore notturne, della scarsa illuminazione delle stazioni che peraltro sono quasi abbandonate dal punto di vista della pulizia e dell’igiene”.

Il deputato messinese chiede interventi e risposte concrete sul piano operativo per una indispensabile ottimizzazione del servizio, poiché “i fruitori – continua Germanà – soprattutto i pendolari, non solo non hanno mai beneficiato di alcun miglioramento del trasporto ma anzi, oltre al taglio operato a diversi treni a lunga percorrenza, si sono dovuti arrendere di fronte all’evidenza di un effettivo peggioramento soprattutto sulla dorsale tirrenica Messina-Palermo, un paradosso se si considera che la ferrovia Palermo-Messina è la direttrice ferroviaria principale della Sicilia settentrionale e collega le due importanti città di Messina e Palermo tra loro e con i centri abitati della costa tirrenica “.

Infine vi è un altro fattore che certifica la scarsa efficienza e l’interesse marginale che viene attribuito alla situazione del trasporto ferroviario in Sicilia, ovvero l’impossibilità pressocché assoluta per i fruitori dei treni siciliani di beneficiare dei servizi offerti invece sui Frecciarossa ovvero l’accesso al web in banda larga, la connessione WiFi, una migliore ricezione telefonica e nessuna interruzione nelle gallerie: “E’ un’ingiustificabile disparità di trattamento ed un’imperdonabile discriminazione negare ai siciliani la possibilità di usufruire di infrastrutture all’avanguardia e purtroppo non sembra profilarsi all’orizzonte un programma di miglioramento degli standard qualitativi. Alle soglie del 2013 – conclude Germanà – non si può rimanere inermi ed assistere passivamente al declino della Sicilia che ha invece bisogno di una politica illuminata che miri al progresso, allo sviluppo, alla crescita ed al miglioramento di tutti i fattori economici, obiettivi difficili da raggiungere se anche una grande azienda di Stato come Trenitalia non riesce a garantire non solo il potenziamento ma addirittura i servizi essenziali e primari”.