Gesso, la strada statale 113 non è sicura

Arriva dal consigliere circoscrizionale Mario Biancuzzo la richiesta di interventi di messa in sicurezza sulla strada statale 113 nel villaggio di Gesso. E’ solo l’ultima delle denunce presentate in riferimento al sesto quartiere, dove le richieste di realizzazione di opere non si contano più. La fotografia che ci viene resa è quella di un luogo “martoriato” e sempre in bilico sul sottile filo della sicurezza. A vivere la paura, naturalmente, sono i residenti e in questo caso gli automobilisti in transito. La strada in questione presenta avvallamenti e dossi. “L’arteria – dichiara Biancuzzo – è transitata giornalmente, oltre che dai residenti, da numerosi automobilisti che si recano alla struttura ospedaliera “Centro Neurolesi” sui colli San Rizzo”.

Sembra che l’anomalia sia la stessa da alcuni anni, secondo quanto affermano alcuni passanti. Ma, come spiega lo stesso consigliere, l’Anas è intervenuta risistemando al meglio la strada con cemento e pece. Soluzione che sembra non sia servita però a cancellare ogni pericolo, ma che abbia solo tamponato la questione, in attesa di un intervento risolutorio. “Ritengo che i lavori di sistemazione definitiva dell’intero tratto di circa 50 metri debbano essere eseguiti con la massima urgenza – continua Biancuzzo – anche con l’impegno di somma urgente, per procedere alla messa in sicurezza della carreggiata stradale con la realizzazione di opportune opere per il normale deflusso e convogliamento delle acque meteoriche, al fine di evitare che l’acqua piovana ristagni negli avvallamenti con ulteriori dissesti idrogeologici”.

La strada del villaggio di Gesso si va ad aggiungere così alla lista degli “interventi urgenti” in fila a tutte le altre urgenze di palazzo Zanca. “Anche se non sono un tecnico – ha concluso il consigliere circoscrizionale – bisogna intervenire con la posa di palancole e di barriere di protezione per proteggere tutta la strada per evitare che con i ruscellamenti si propaghino grosse frane ed evitare che i cittadini, ma soprattutto i residenti rimangano completamente isolati”.