Russo, Zuccarello, Scuderi, Sindoni: “Ecco la mozione di sfiducia con le nostre firme”

“Vogliamo restituire dignità ai cittadini, uscire dalla logica degli annunci e dei proclami su Facebook. Siamo qui, ci mettiamo la faccia con un atto concreto. Non siamo innamorati della nostra mozione di sfiducia, siamo pronti ad unirci a quanti, come noi, sono stanchi”. Nella Sala Ovale di Palazzo Zanca, Antonella Russo, Daniele Zuccarello, Donatella Sindoni e Nora Scuderi, appena usciti dal notaio Fabio Pierna, dal quale hanno depositato ufficialmente le loro 4 firme, spiegano ai giornalisti le motivazioni della decisione. L’atto, di 20 pagine, resterà dal notaio per un mese, durante il quale chi vorrà, tra gli altri 36 consiglieri, potrà aggiungere la propria firma. Non appena si raggiungerà quota 16 consiglieri il notaio potrà depositare ufficialmente dal segretario generale la mozione di sfiducia e solo dal quel momento in poi potrà essere messa all’ordine del giorno e discussa in consiglio. Insomma il percorso è lungo ma i 4 consiglieri, che sottolineano: “qui non ci sono simboli di partito ma solo le nostre 4 firme proprio per far capire che si tratta di un provvedimento trasversale che non ha alcun colore politico”, hanno deciso di bruciare le tappe con un atto che non fosse solo concreto ma avesse anche il sigillo dell’unica ufficialità possibile, quella del notaio. “In base alla legge- ha spiegato Antonella Russo- non possiamo depositare la mozione dal segretario generale fin quando non si raggiungono le 16 firme, ma volevamo comunque dare un segno concreto e l’unico modo era questo. Con 4 firme sarebbe stato un atto irricevibile o incompleto. Non volevamo si dicesse lo avete detto ma non l’avete fatto. Noi l’abbiamo detto e lo stiamo facendo. Non potevamo non ascoltare il grido di dolore di questi giorni. Noi siamo pronti, con la sfiducia, ad andarcene a casa, perché non siamo attaccati né alla poltrona né al gettone di presenza”.

L’emergenza idrica, spiegano, è stata solo la goccia che ha fatto traboccare il vaso ma non la causa principale, anche se, ed è questo il punto, “la gestione dell’emergenza è stata totalmente inadeguata, ha fatto emergere le incapacità amministrative e gestionali di questa amministrazione”.

Le motivazioni sono elencate nel documento (vedi allegato) e ripercorrono anche le tappe che hanno visto i 4 consiglieri, sia pure di partiti diversi, bocciare ed esprimere in Aula la loro posizione.

La nostra non è una mozione “di pancia”, non è legata all’emergenza- aggiunge Nora Scuderi, Megafono- In questi 2 anni e mezzo è apparso evidente che non c’è alcun progetto di sviluppo, alcuna proposta. Abbiamo sentito in Aula lo scorso mese un discorso di quasi 3 ore del sindaco, ma di concreto non ha detto NIENTE. Lo vedo anche in Commissione, manca una qualsiasi idea progettuale che guardi al futuro. Non possiamo che dire basta. Non siamo qui né per motivi personali, né per fughe in avanti, noi ci mettiamo la faccia perché vogliamo ridare dignità ai messinesi. Abbiamo messo queste firme, non facciamo teatro né in Aula né in giunta”.

Domani è attesa la conferenza stampa dei Pdr-Sicilia Futura del gruppo Picciolo nel corso della quale sarà presentata la proposta che il partito vuol portare avanti per arrivare, condividendola con altri gruppi, alla sfiducia. I 4 consiglieri chiariscono di essere pronti a fare fronte comune.

Non siamo innamorati della nostra mozione di sfiducia- ha spiegato Daniele Zuccarello- La città ci chiede di dire basta a quest’amministrazione di bugiardi seriali. Non un punto del loro programma è stato attuato, siamo sommersi dai rifiuti, la gestione delle emergenze è disastrosa, la trasparenza e le operazioni verità sono rimasti solo annunci. E a proposito di annunci è inconcepibile che mentre la città è in ginocchio Accorinti dichiari in televisione che ha rinunciato all’indennità, mentre invece non è vero. La percepisce ogni mese, ha solo annunciato che a fine mandato ne devolverà una parte. Non ci sono simboli in questa mozione, solo 4 firme, perché vogliamo uscire fuori dalla logica degli annunci su facebook o dei comunicati. Siamo pronti a cambiarla, integrarla, farne una nuova, purchè si dimostri con gli atti concreti quello che vogliamo”.

I 4 consiglieri ribadiscono che loro la sfiducia in questi anni l’hanno dimostrata in Aula, votando contro quei provvedimenti che ritenevano non adeguati, o attraverso le varie battaglie portare avanti.

“La nostra-conclude Donatella Sindoni- è un’assunzione di responsabilità fatta in modo ufficiale. Quest’amministrazione è inadeguata e incompetente e non solo per quanto accaduto in questi giorni, ma in 2 anni e mezzo. Noi abbiamo firmato e siamo pronti a raggiungere le 16 firme”.

In merito alla mozione presentata dai 4 consiglieri (3 dei quali, Zuccarello,Sindoni e Russo eletti nelle liste Pd) il capogruppo Pd Paolo David dichiara: “Non riteniamo al momento di prendere in considerazione mozioni di sfiducia presentate dai singoli consiglieri. Noi ci siamo presentati alle elezioni del 2013 come coalizione, insieme a Udc e Dr, pertanto qualsiasi decisione deve essere presa condividendola con gli altri partiti. Domani ascolteremo a posizione dei Dr e valuteremo il da farsi”.

Gli altri partiti stanno studiando il da farsi. Domani la conferenza stampa Dr. L’UDC, almeno a parole, nelle scorse settimane ha sancito il divorzio dalla giunta, ed anche il Pd da gennaio in poi ha annunciato con scadenza periodica di voler sfiduciare il sindaco. Tra il dire e il fare però c’è di mezzo il mare….

Rosaria Brancato