D’Alia: “Accorinti salvato da Forza Italia e dal partito dei gettoni di presenza”

“In un clima di conflitto e di pre-campagna elettorale sono due i partiti che hanno scelto di sostenere Accorinti: Forza Italia e il partito dei gettoni di presenza”.

A 36 ore dalla bocciatura della sfiducia i primi firmatari della mozione, oggi Centristi per la Sicilia, non retrocedono di un passo e confermano la linea adottata negli ultimi mesi, quindi sostegno solo ai provvedimenti concreti nell’interesse della città. Tutto il resto sarà sulle “spalle” di chi, nella seduta del 15 febbraio, ha detto no alla sfiducia.

“Nel ’98, quando ci siamo insediati con l’amministrazione Leonardi, pur a conclusione di una campagna elettorale accesa, abbiamo sempre riconosciuto i meriti ed i risultati di quella che ci aveva preceduto, la giunta Provvidenti- è quanto dichiara in conferenza stampa Gianpiero D’Alia- Adesso mi sarei aspettato da Accorinti un comportamento analogo, anche perché noi in tutti questi anni non gli abbiamo fatto certo opposizione feroce. Tutt’altro. Accorinti invece ha scelto la strada del conflitto, senza neanche avere l’onestà intellettuale di riconosce quanto ha ereditato in termini di progetti che stanno andando in porto. Gli insulti in Aula l’altra sera dagli spazi riservati al pubblico nei confronti del capogruppo Mario Rizzo sono la prova di un clima da squadrismo di ritorno. Brutto segno per chi si dice pacifista e non ha preso le distanze”.

Mentre è in corso la conferenza stampa dei Centristi, in sala giunta il sindaco si prepara a rispondere all’ormai ex assessore Ursino che, nel dimettersi, ha le stesse motivazioni di Eller, legate cioè ad una “incompatibilità” dei tecnici con una squadra che si fa sempre più dichiaratamente politica e di una precisa parte politica.

“L’amministrazione adesso è sostenuta da 2 partiti- prosegue D’Alia- e cioè Forza Italia ma non tutta la destra, dal momento che la destra ha votato a favore della sfiducia, ed il partito dei gettoni di presenza, che punta a mantenere questi gettoni per un altro anno e mezzo. I consiglieri di entrambi questi partiti adesso dovranno assumersi la responsabilità di sostenere gli atti di quest’amministrazione”.

I Centristi voteranno solo quei provvedimenti che riterranno nell’interesse della città e bocceranno gli altri, evidenziando comunque che al di là dei provvedimenti-spot finora non si è visto altro.

“Io l’ho già detto prima del 15 febbraio-continua l’ex ministro- se fossi stato in Accorinti, mi sarei dimesso per avere poi un consiglio della sua stessa parte politica ed una classe dirigente che lo sostiene. Adesso invece dovrà ingaggiare una trattativa politica con chi ha bocciato la mozione”.

Sulla frattura in casa Pd l’ex ministro non dice nulla, anche per evitare di “sparare sulla Croce Rossa”, ben sapendo che il tavolo della coalizione nasce adesso. Conferma di non essere candidato alla guida del Comune né adesso né nel 2018.

Accorinti e i suoi sono già in campagna elettorale, come si capisce dagli spot e dai supporter che cantano Bella Ciao a fine seduta sulla sfiducia. Lo saremo anche noi da adesso, ma non sui nomi, quanto piuttosto sulle proposte e sui progetti”

Ad aprire la conferenza stampa, alla presenza dei consiglieri Franco Mondello e Mariella Perrone, è stato il capogruppo Mario Rizzo: “ Messina e i messinesi nei prossimi anni pagheranno la conseguenze dell’inattività di questa giunta. Finora è riuscita a portare avanti solo l’eredità delle vecchie amministrazioni, senza avere la correttezza di dirlo. Adesso scopriamo, per voce dei revisori dei conti, che certo non sono di parte, che si profila un buco da 20 milioni di euro, che non sono quisquilie. La verità è che i messinesi pagheranno negli anni a venire la mancanza di idee e di progettualità di quest’amministrazione. E chi ha deciso di sostenerla se ne deve prendere le responsabilità”.

Sono 23 consiglieri su 40, più della metà i favorevoli alla sfiducia. Toccherà ai restanti 17 sostenere in Aula gli atti di un’amministrazione che per strada continua a perdere pezzi “tecnici” per sostituirli con politici in una strada che si allontana sempre più da quell’esperienza civica inizialmente proposta.

Non a caso Accorinti fa parte di quella Lista dei sindaci che alle prossime Politiche scenderà ufficialmente in campo.

Rosaria Brancato