Adamo e due consiglieri di quartiere chiedono dossi mobili in Via Garibaldi e controlli sul litorale

A poche settimane dal tragico incidente che ha provocato la morte di Lorena, la studentessa di Capo d’Orlando, si torna a parlare di sicurezza stradale. Questa volta a riportare l’attenzione su questo tema tanto delicato sono il consigliere comunale Piero Adamo, e i consiglieri della IV circoscrizione, Daniele Travisano e Francesco De Pasquale.

In particolare i tre consiglieri si sono concentrati sui problemi di viabilità che interessano la via Garibaldi, sottolineando l’importanza di trovare soluzioni concrete per cercare di evitare che si ripetano incidenti come quello che è costato la vita alla studentessa.

“È assurdo che la via- sottolineano i consiglieri- la notte si trasformi in un autodromo, pertanto la proposta è quella di installare dei dossi artificiali, unico strumento che in tempi brevi e a basso costo garantirebbe un inevitabile rallentamento delle auto”.

Una soluzione questa che, rassicurano i consiglieri, non pregiudicherebbe in nessun modo il normale svolgimento della Vara il 15 agosto, in quanto i dossi artificiali mobili potrebbero essere rimossi all’occorrenza per poi essere ricollocati con estrema semplicità.

Restando in tema di sicurezza stradale, Adamo, Travisano e De Pasquale esprimono soddisfazione per l’iniziative dell’ATM di garantire il servizio di trasporto notturno per le zone della litoranea. Tuttavia, ciò che preoccupa i tre consiglieri è il poco successo che l’iniziativa ha riscosso lo scorso anno. Per questo motivo i consiglieri invitano l’Assessore Cacciola, nella qualità di Assessore con delega alla Polizia Municipale, ad implementare i posti di blocco nelle ore notturne proprio nella zona della litoranea così da spingere i giovani ad usufruire del servizio offerto dall’azienda trasporti di Messina.

Per concludere, dando seguito a un recente intervento dell’Associazione “Fare Verde Onlus”, i consiglieri auspicano che in futuro l’Amministrazione intervenga immediatamente, e non dopo settimane, qualora i semafori che regolano il traffico di importanti arterie cittadine restino lampeggianti e non funzionanti, così da non mettere a rischio la pubblica incolumità.