Venetico, è polemica sulla rimodulazione del personale

Nel comune di Venetico si punta ad una razionalizzazione delle risorse umane. Un intervento già messo in atto con un provvedimento del 5 febbraio scorso, generando diversi malumori e dando adito ad una nuova polemica.

Sulla questione è intervenuto il Sindacato Italiano Lavoratori Polizia Locale. Per il sottosegretario provinciale Giuseppe Gemellaro le nuove mansioni assegnate ai funzionari di polizia municipale comprometterebbero il buon funzionamento del servizio, sovraccaricando una struttura amministrativa già carente di operatori. Con il provvedimento n.167/2017 e la successiva determinazione sindacale n. 24/2017 la giunta ha infatti assegnato alla polizia municipale i Servizi Cimiteriali, di Commercio e SUAP.

"Evidentemente -ha dichiarato Gemellaro- la vigilanza, la sicurezza e tutte le attività connesse alla polizia municipale non sono più di interesse dell’amministrazione. La giunta e il sindaco avranno recepito che i cittadini di Venetico non hanno più la necessità di avere la polizia municipale sul territorio. Il bisogno di efficientare la macchina amministrativa renderà prioritari i servizi cimiteriali e l’istruttoria delle pratiche sul commercio. Inoltre i compiti di indirizzo attribuiti al responsabile dell’area tecnica. che crediamo sconosca per intero la materia di pertinenza della polizia locale, rappresenteranno un ulteriore impedimento ai processi di immediata operatività che sono insiti nella stessa funzione di polizia".

Gemellaro, con una nota inviata al sindaco, alla giunta e al consiglio, ha quindi invitato ad una riflessione sul ruolo della polizia municipale. "Gli operatori di polizia locale -ha concluso- non sono equiparabili ad altri dipendenti perché portatori, per come stabilito da leggi regolamenti e contratti, di specificità le cui funzioni assai spesso sono sottoposte al riserbo ed al vaglio di organi esterni alla stessa amministrazione e che pertanto non possono e devono essere confuse con le attribuzioni degli altri dipendenti. Sarebbe pertanto necessario operare una riconsiderazione degli atti emanati".

Salvatore Di Trapani