L’allarme: “Dal 1. ottobre Trenitalia toglierà un treno a lunga percorrenza”

Dal 1 ottobre Trenitalia sopprimerà un treno a lunga percorrenza da Palermo/Siracusa per Roma. “E’ inaccettabile – tuonano Filt Cgil, Fit Cisl e Uil Trasporti – perché il nuovo Contratto di Servizio Intercity giorno e Intercity notte, siglato con il Ministero delle Infrastrutture e dei Trasporti il 19 gennaio 2017, che ha valenza decennale, prevedeva un notevole incremento delle risorse finanziarie allo scopo di confermare l’attuale offerta degli Intercity e nel contempo migliorare l’attrattività, la qualità e l’efficacia del servizio. Inoltre l’offerta complessiva in Km treno, pari a 25,1 milioni di Km anno, determina la conferma degli attuali 5 treni fra la Sicilia ed il continente (due Intercity giorno e tre Intercity notte). La soppressione di un treno è assolutamente ingiustificata e diventa penalizzante per la Sicilia e per quanto contenuto nel Contratto, a parità di Km/treno, premiante per altre regioni. Ingiustificata anche rispetto alla frequentazione sull’intera tratta che è fortemente penalizzante dal punto di vista politico che determina la continua marginalizzazione da parte del Gruppo Fsi della Sicilia. Nel contempo si assisterà a delle ricadute negative occupazionali in Sicilia sia nel Gruppo Fsi, compresa la navigazione, sia nell’indotto pulizie e manutenzioni treni. L’ulteriore riduzione dei collegamenti con il continente, in prospettiva, porrà a rischio la tenuta di tutto il sistema che garantisce la Continuità Territoriale ferroviaria, visto che ad oggi non è previsto nessun investimento del Gruppo Fsi né per il rinnovo del parco navi né per il miglioramento delle carrozze e delle locomotive dei treni Intercity che raggiungono la Sicilia”.

I sindacati hanno chiesto un incontro urgente all’assessore regionale alle infrastrutture e ai trasporti, Luigi Bosco, per risolvere il problema. “A differenza di altre regioni – specificano -, dal momento che in Sicilia l’organizzazione di Trenitalia prevede solo la Divisione Trasporto Regionale, nel conto economico presentato alla Regione vi sono anche inclusi i costi organizzativi legati all’effettuazione dei treni Intercity, che però non vengono ripagati dal Service effettuato alla Divisione Passeggeri Nazionale. Tutto questo è ancora più inaccettabile dal momento che siamo fra le poche Regioni che hanno firmato il Contratto di Servizio della durata decennale ad importi crescenti a partire dal 2020”.