Accorinti contro Buzzanca. Il Comune si costituisce parte civile nel processo sui fondi ecopass

Renato Accorinti contro Giuseppe Buzzanca. L’attuale sindaco contro l’ex sindaco di Messina. L’agone in cui i due si scontreranno e saranno avversari non sarà però politico ma giudiziario. Il Comune ha deciso di costituirsi parte civile nel procedimento penale a carico dell’ex primo cittadino Buzzanca, al quale vengono contestati i reati di abuso d’ufficio e peculato, per aver liquidato – ai tempi in cui occupava la poltrona più alta di Palazzo Zanca- un acconto relativo alla consulenza tecnica fornita da Lillo Girometta con i fondi ecopass, destinati alla manutenzione delle strade (vedi correlato)

Con delibera istruita dall’Avvocatura comunale e proposta dall’assessore al Legale e Contenzioso Antonino Mantineo, la giunta municipale ha infatti deliberato «la costituzione di parte civile con richiesta di risarcimento del danno del Comune di Messina nel procedimento instaurato a carico di Buzzanca». L’incarico per la rappresentanza e la difesa del Comune di è stato conferito all’avvocato del Collegio di difesa Oreste La Torre , che percepirà una somma di circa 2,9 mila euro comprensiva di Iva e Cpa.

Al provvedimento in oggetto , viene allegata la “Dichiarazione di costituzione di parte civile” firmata da Accorinti, nella quale si legge: «Il Prof Renato Accorinti, nella qualità del sindaco di Messina e legale rappresentante pro tempore del Comune di Messina … persona offesa e danneggiata , nella spiegata qualità, dai fatti delittuosi contestati nel procedimento penale di cui in epigrafe, a carico di Buzzanca Giuseppe… dichiara di volersi costituire, come in effetti si costituisce, parte civile nel procedimento ».

Il sindaco spiega anche le ragioni che lo hanno indotto ad avere parte attiva al processo, sottolineando che « l’odierna costituzione di parte civile mira all’ottenimento della condanna dell’imputato alle pene di legge, nonché alla conseguente condanna al risarcimento di tutti i danni patrimoniali e non, cagionati alla parte lesa …»

Nel documento si legge che «l’imputato, ponendo in essere le contestate condotte delittuose, ha causato rilevanti danni di natura patrimoniale e non al Comune di Messina e, pertanto, dovrà essere condannato alle pene di legge, al risarcimento di tutti i danni (patrimoniali e non) subiti dall’Ente Pubblico, anche emergenti in corso di giudizio ed avuto riguardo all’illegittima utilizzazione di somme destinate a finalità di interesse pubblico, venute meno per tale illegittima, non conforme utilizzazione, nonché al pagamento delle spese e competenze processuali».

Più che ad una dichiarazione “di intenti”, l’atto sottoscritto da Accorinti sembra già una sentenza di condanna nei confronti del suo predecessore Buzzanca , il quale -come deciso dal Gup Maria Teresa Arena – dovrà presentarsi in Tribunale il prossimo 5 Marzo.

Gli sviluppi che sta avendo questa vicenda – denunciata proprio dalle pagine di Tempostretto.it , con un articolo a firma di Elena De Pasquale – ci hanno fatto venire alla mente le parole con le quali l’allora sindaco Buzzanca liquidò, non la fattura, ma il caso Girometta. Partendo dalla “storiella del cacciatore che, prima della sera, dopo una lunga battuta di caccia senza selvaggina, per frustrazione, inizia a sparare sui passeri e, in genere, su tutti gli uccellini che gli capitano a tiro(vedi correlato) , Buzzanca criticò implicitamente, ma neanche troppo implicitamente, l’articolo della collega, chiedendosi dove fosse lo scandalo per aver prelevato «le somme dai proventi dell' Ecopass, anziché gravare sulle già asfittiche casse comunali» . Evidentemente, le spiegazioni “giornalistiche” non hanno convinto la magistratura, che ha voluto accendere i riflettori sulla vicenda, arrivando all’epilogo che abbiamo raccontato, cioè il rinvio a giudizio. Adesso tutte le giustificazioni e le motivazioni della sua azione amministrativa, Buzzanca dovrà renderle ai giudici, consapevole del fatto che chi lo ha sostituito alla guida del Comune lo ha già in qualche modo “condannato”.(Danila La Torre)