Il senatore Mancuso: Chi governa la Città Metropolitana? Accorinti non lo fa

L’incontro che si è tenuto al Dipartimento di Economia dell'Università di Messina, sui nuovi meccanismi di sviluppo del territorio per la Città metropolitana, è stato occasione di confronto tra docenti universitari e realtà politiche e sociali sulle prospettive sostenibili di sviluppo economico del territorio provinciale.

Dai lavori è emersa la necessità di porre a sistema i vari strumenti utilizzabili mediante le normative comunitarie, nazionale e regionali, e l’opportunità di valorizzare quanto più possibile sinergie su progetti condivisibili, guardando anche a processi di integrazione con altre realtà territoriali vicine.
“Dal dibattito è però emersa inequivocabilmente anche l'assenza di una visione strategica del governo regionale siciliano, e la totale inefficacia ed inattività da parte di chi dovrebbe rappresentare e governare il nuovo Ente Città metropolitana-, afferma il senatore Bruno Mancuso- Una mancata assunzione di responsabilità da parte del sindaco Accorinti, che non ha ben compreso il ruolo da espletare, e si è limitato a fare qualche atto di rappresentanza delegando l'ordinaria amministrazione a Filippo Romano, che dovrebbe svolgere il ruolo di consiglio metropolitano e non di vicesindaco, disinteressandosi totalmente di tutte le problematiche legate al complesso ed articolato territorio”.
Mancuso ha evidenziato come il territorio non si senta minimamente coinvolto in questo Nuovo Ente, data la mancanza di interlocuzione e confronto sui temi essenziali che lo riguardano.

“Basti pensare alla recente visita del Ministro De Vincenti- ha detto il senatore- sullo stato di avanzamento del Masterplan, con il mancato coinvolgimento dei sindaci della provincia, che per altro non sono rappresentati nella cabina di regia. Non abbiamo riscontrato alcun intervento del sindaco Accorinti riguardo al difficoltoso ed osteggiato percorso di trasformazione del Cas (sono soci il Comune di Messina e la Città metropolitana) in una New-Co più rispondente alle esigenze del territorio, o sulla proposta di localizzare una ZES nel territorio provinciale, o sulla rete ospedaliera, o sulla vicende dell'aeroporto dello stretto che rischia di chiudere anche per i mancati interventi delle varie realtà territoriali. Nessuna interlocuzione del sindaco sul redigendo piano regionale dei trasporti. Ma ciò che più si avverte è la totale mancanza di iniziativa per rendere attuative le funzioni importanti della città metropolitana riguardanti lo Statuto, il Piano strategico ed il piano di coordinamento territoriale. Forse il sindaco è troppo impegnato a trovare soluzioni tampone per l'amministrazione di Messina, per farla sopravvivere tra emergenze ed improbabili riequilibri finanziari fino a Giugno 2018, e promuovere la sua immagine mediatica a livello nazionale, promuovendo passerelle con altri sindaci delle Città metropolitane del Mezzogiorno ma dimenticandosi totalmente di porre attenzione alla realtà ed alle problematiche della “sua” Città metropolitana! ”.